venerdì 28 dicembre 2007

-3... -2... -1... Fiiiiiiiiiiiiii! Tutti in carrozza!

Domattina levataccia per partire da Udine!
Treno alle sei con mio fratello Matteo, alla volta di "Litorie", per cinque giorni, quindi passerò là il capodanno.
Vi auguro un'inizio d'anno SERENO e mi raccomando divertitevi.
Al mio ritorno spero di avere solo buone notizie e naturalmente tanto da scrivere!
Baci

lunedì 24 dicembre 2007

Feliz Navidad...

Buon Natale a tutti voi, davvero... Di cuore...
In particolare agli avventori del mio blog, Giulia, Jaio, El Miedi, mia madre (guarda che ti vedo!!!) e chi di passaggio!
Besos

domenica 23 dicembre 2007

...


I will follow him

Deloris & The Sisters

I will follow Him,
Follow Him wherever He may go,
And near Him, I always will be
For nothing can keep me away,
He is my destiny.

I will follow Him,
Ever since He touced my heart I knew,
There isn't an ocean too deep,
A mountain so high it can keep,
Keep me away, away from His love.

I love Him, I love Him, I love Him,
And where He goes,
I'll follow, I'll follow, I'll follow.

I will follow Him,
Follow Him wherever He may go,
There isn't an ocean too deep,
A mountain so high it can keep,
Keep me away, away from His love...

I love Him
(Oh yes I love Him)
I'll follow
(I'm gonna follow)
True love
(He'll always be my true, true love)
Forever
(Now until forever)
I love Him, I love Him, I love Him,
And where He goes,
I'll follow, I'll follow, I'll follow,
He'll always be my true love,
My true love my true love,
From now until forever,
Forever, forever...

There isn't an ocean too deep,
A mountain so high it can keep,
Keep me away, away from His love

Un bisogno...

Per me e la mia famiglia, questi sono giorni alquanto tristi...
Dopo il viaggio dai miei parenti insieme ai miei santoli, il giorno dopo ci è arrivata una brutta notizia. Mio zio ha avuto un'ischemia ed ancora non si è ripreso, e la situazione è piuttosto grave.
Da martedì ho questa cosa nello stomaco, e la mia mente, nonostante io faccio mille cose, trova un pensiero per mio zio... Un sottofondo che non mi lascia.
Sono molto triste... Io cerco di sperare che possa andare tutto bene, ma sento i miei dire che ci si deve aspettare il peggio... Anche se lo so, io non voglio crederci... Vorrei potesse riaprire gli occhi e vedere come tutti, dal Friuli a "Littorie", siamo uniti da un'unico spirito. Come vogliamo essere lì accanto a lui con il cuore, la mente e l'affetto e la stima che proviamo nei suoi confronti.
Mentre scrivo, ovviamente mi commuovo, anche perchè son quattro giorni che tengo dentro questa emozione, e scrivere ormai lo sapete, è per me terapeutico.
Pensare che il giorno prima i miei li avevano salutati tutti, partendo contenti di quella mini fuga dalla quotidianità.
Ed invece eccoci qui, a ridosso del Natale, a sperare che tutto possa andare bene.
Mio zio è il marito della sorella di mia madre, e vedere mia madre piangere... fa male.
Fa male l'idea di essere impotenti, di non poter fare nulla di concreto per alleviare questi dolori, se non stare accanto ai nostri cari.
Mai come quest'anno ho sentito così poco il Natale. Non so... E' come se si fosse rotto qualcosa. C'è disillusione, nel credere che conducendo una vita retta e degna da cristiano, si possa in qualche modo essere "salvi" dalle ingiustizie, dalle cose brutte... Invece no... Anzi...
Potresti perfino essere scambiata per una poveraccia, un'ingenua, una che non ha capito niente della vita...
Beh, mi mancherà l'aggressività nel sociale, ma quando mi metto a letto, la maggior parte delle volte sono contenta di non essere scesa a compromessi con le persone o nelle situazioni.
Come Giuly, anche io parto da certe cose, e finisco altrove.
Ma in fondo è bello c osì. Significa che non ci censuriamo, che non abbiamo paura di esprimerci.
A proposito di esprimersi. Ieri pomeriggio sono andata con mia madre e mio fratellino a prendergli le scarpe da ginnastica. Alla cassa c'era un po' di fila, e mentre aspettavamo il nostro turno, mi sono messa a canticchiare la canzone che usciva dagli altoparlanti. E mio fratello, con sguardo ammonitore, mi fa "Ma dai, stai zitta.... Cosa canti qui davanti a tutti?". Era imbarazzato...
Io, sorprendendomi di me stessa gli ho risposto "E allora? Siamo in un paese libero e se voglio canto. Lasciami cantare almeno quando sono contenta".
E questo mi ha fatto pensare a come ci censuriamo. A come ci limitiamo, per la paura di essere "sfigati" e giudicati... E se lo dico io...

Perdonate la brusca interruzione. Devo andare, mamma reclama la mia presenza....
Vi auguro un Buon Natale di cuore, che possiate passarlo con le persone a voi più care. Vi chiedo di mettere nei vostri pensieri, una preghiera per il mio caro zio, convinta che l'unione possa valere...
Giuly, grazie ancora per il tuo regalo... E la mia collezione di tazze dà l'accoglienza alla nuova arrivata, versione natalizia, che mi mancava.
Ti voglio bene, semplicemente, e ringrazio ogni giorno chi sta lassù per avermi fatto incrociare il tuo cammino...

mercoledì 19 dicembre 2007

cena!!!!!!!!!!!!!!!11


Pizza o cinese con Giuly?!?
Ora vado e lo saprò!!! =)

lunedì 17 dicembre 2007

...


Cara Giulietta,
sono qui in biblioteca a cercare di fare un po’ d’ordine nei miei pensieri, dopo aver provato a fare un esame che non potevo passare, non avendo studiato.
Che cazzo mi succede? Cosa diavolo mi prende?
Non lo so. E’ questa costante paura di fallire che mi fa, per assurdo, evitare qualsiasi momento di confronto. Mi sento una fallita, una buona a nulla. Ho lasciato il lavoro per studiare, e qual è il risultato? Che non faccio bene nessuna delle cose.
Mi affanno a fare qualcosa in casa per avere l’approvazione dei miei, non riuscendo ad ottenerla in altro modo.
L’altra sera sono uscita con E. e con i G., uno laureato insieme a lei. Io e l’altro abbiamo qualche difficoltà, anche se per motivi diversi, e lei esce con uno “spero che ti laurei prima possibile, se non ti dai una mossa, te la do io”. Ma cazzo! E’ mai possibile che non riesca a trovare le parole per farmi del bene più che del male? E’ già frustrante sentirsi degli incapaci, inadeguati alle aspettative degli altri e delle proprie! E’ già dura convivere giorno per giorno con il ricordo di uno splendore passato che non riesco più a trovare!
Possibile che non capisca che, invece di farmi bene, con le sue parole mi fa male? Possibile che, nonostante tutte le volte che mi sono allontanata, non capisce che forse a volte ho bisogno che qualcuno non minimizzi i miei pensieri, che non li veda come mera richiesta di attenzione?
Possibile che, mentre io intuisco quando qualcosa in loro non va, loro non ci riescano?
Cazzo! Mi sento trascurata… Mi dice che sono la sua amica più importante, la migliore.
Allora com’è che quando mi sono allontanata, non ha cercato di capire il vero perché? Quando le ho detto che quel suo messaggio, prima di partire per Tarvisio, mi aveva fatto male… non mi ha chiesto scusa. Era tutto quello che mi aspettavo. Non che capisse che volesse dire sentirsi in un certo modo, o che capisse che su certe cose forse sarebbe meglio non scherzare.
Avrei voluto semplicemente che mi chiedesse scusa. Invece mi ha detto “io ho scritto, ma gli altri me lo hanno suggerito”. E allora? Che vorrebbe dire? Che se gli altri hanno un pensiero cattivo, sentendoti forte del gruppo, puoi farmi male?
Io non la penso allo stesso modo. Spesso, quando giocavo, o all’università, se ritenevo dei commenti non giusti, o dettati dall’invidia pura, me ne distaccavo, senza paura di rimanere sola.
Non so se ne sto facendo un caso di stato, ma il fatto è che mi sto scoprendo ancora irritata.
Anche con K. non mi sento più la stessa. Con nessuno di loro.
Il fatto che mi vedano come una povera vittima mi manda in bestia.
Vorrei essere come loro, ma purtroppo la mia testa và da tutt’altra parte. E sto cercando di porre rimedio, ma non è facile. Anzi, sono più le ricadute che gli slanci verso l’alto.
Quando non uscivo con loro o comunque non avevo contatti con loro, mi sembra che le cose andassero meglio. Non sentivo l’influsso negativo di queste amicizie. Non sentivo il giudizio, la compassione per la mia eccessiva razionalità, che io invece sono grata di avere, per avermi salvaguardato da situazioni rischiose più e più volte.
Non sentivo il bisogno di scusarmi per ogni pensiero che non segua una certa linea. Non sentivo il confronto fisico, non sentivo la sconfitta nel constatare che non sarò mai magra.
Non sentivo la frustrazione nel dover spiegare perché non mi sentissi a mio agio in mezzo agli altri, come invece risultava a loro senza problemi, volendo anzi a volte sentirsi protagoniste.
C’è sempre qualcosa più importante… di me, di quello che faccio, di quello che penso, di quello che provo.
E’ come se la mia mente non volesse liberarsi, non volesse evolvere, non volesse tradire anni e anni di vita vissuta a tu per tu solo e solamente con se stessa.
E’ brutto, in un’atmosfera di festa, non sentire, non provare gioia. E’ triste non avere slanci, desiderare solo che la festività passi, per non dover pensare a “doversi divertire”.
E’ altrettanto triste sentirsi così durante le feste, quando vorresti solo essere spensierato, goderti i preparativi, vivere in armonia con chi ti sta accanto.
Questi ultimi giorni hanno messo a dura prova la mia stabilità emotiva. Vedere nel viso di certi tuoi familiari quell’aria di sufficienza, quell’espressione di compatimento. Vedere come i tuoi sforzi nel fare quello che sai fare, non vengano –non dicono esaltati- ma almeno riconosciuti per l’impegno messoci. Una sorta di castrazione e di ammonimento con un solo sguardo. Che mi portava a pensare “Ma chi me lo fa fare per questa persona? Che si faccia lei le cose!”.
E di conseguenza, io non avevo nessuno slancio nelle cose da fare extra. Che, come in un circolo vizioso, provocava il suo disappunto.
Ascolto “Uno su mille “ di Moranti e spesso me la devo canticchiare, per avere ben presenti nella mia mente quelle parole. «Se sei a terra, non strisciare mai; se ti diranno “sei finito”, non gli credere, devi contare solo su di te…Uno su mille ce la fa, ma quanto è dura la salita; in gioco c’è la vita.»
Sembra fatta a posta per me. Io voglio farcela. Voglio crescere. Voglio diventare autonoma. Voglio realizzare la trinità dell’amore –amare se stessi, amare l’altro e lasciarsi amare- nella semplicità delle cose, senza tendenze morbose o masochiste.
Voglio spiccare il volo, aprire le mie ali e riuscire a contare su me stessa, senza dover sempre ricevere l’approvazione altrui.
Voglio essere grande, e non sentirmi costantemente una bambina, una piccola Chiara che si fa ancora più piccola quando sente aria di rimprovero o che non riesce a difendere le proprie idee al momento, senza sembrare una che si arrampica sugli specchi. E che trova le risposte giuste solo quando è da sola e il dibattito è ormai finito. Devo sempre stare a difendermi, per ogni cosa che dico, per ogni cosa che faccio.
Si fa strada in me, sempre più prepotente, l’idea che se vivessi da sola, questi malesseri non ci sarebbero. Ma come poter vivere da sola non lavorando? Impossibile. Però ci sto pensando. Devo trovare un modo di vivere migliore.
Mi sveglio e sono sempre più i giorni in cui non vorrei svegliarmi che quelli sì; i pasti li consumo in uno stato di nervosismo incredibile, per il fatto che si discute sempre per cazzate e che non si può sentire un telegiornale in pace senza cadere nei soliti e quotidiani ricatti emotivi di certe persone.
E poi mi stupisco se nella mia mente si affacciano immagini del passato che la mia mente ha dimenticato. Istinto di sopravvivenza, io credo…

Rosso relativo...

La adoro... e' il mio modello di donna... E' la persona che vorrei essere. Grandi doti vocali, mi fa venire i brividi ogni volta che la sento, mi emoziona, riesce ad accompagnare le mie emozioni con ogni nuovo singolo... Un piccolo omaggio a quest'artista che io considero unica, a dispetto di tutti quelli che mi dicono che è una cantante per depresse... Guarda caso, proprio lei che riceve riconoscimenti internazionali e sa parlare inglese e spagnolo, a differenza di molte altre "stars"...

Detto questo, passo a riprendere il discorso di Giuly, che mi trova d'accordo con tutto quello che ha scritto.
Credo non ci sia abbastanza attenzione e conoscenza del cosiddetto "male del secolo", la depressione. Spesso il male di vivere viene scambiato per svogliatezza, poca voglia di fare, scarso interesse per le cose o per gli altri. Ma non è così.
Spesso è scaturita dalla scarsa considerazione di sè stessi, dalla scarsa autostima, che rende la visione del mondo catastrofica e senza possibilità di miglioramento.
Chi non ha mai provato questa esperienza, potrebbe arrivare a pensare che queste persone hanno solo poca voglia di fare.
Invece, la voglia di fare c'è. Spesso sono proprio i pochi slanci vitali, i piccoli desideri, o i desideri di grande cambiamento, a tenere a galla queste persone.
"Da domani, mi metto a dieta sul serio!". "Da domani, mi impegno di più sul lavoro!". "Da domani mi iscrivo a quel corso che da tanto sogno di fare"...
Poi... Arriva il giorno dopo, e lo slancio, la volontà di fare non c'è più. Si è persa nella notte, il sonno se l'è portata via, e il senso di frustrazione che rimane, di inadeguatezza, di sconfitta per non essere stati in grado di mantenere i propri propositi, si fa strada nel cuore ed alimenta il grande buco che c'è già in te.
La maggior parte delle volte, chi ti sta accanto prende queste tendenze di scarso amore per le tue cose, come vittimismo, come ricerca di attenzione, e ti dipinge come perdente agli occhi della società.
Chi soffre di questo, in forme più o meno lievi, non è un perdente. Ci sono state cose nel suo passato-passato e nel suo passato più recente, che hanno portato questa persona a costruirsi una specie di armatura... Inizia a non voler parlare con nessuno, a rispondere con mugugni, ad evitare i momenti ed i luoghi di socializzazione, ad evitare le situazioni di confronto, che non fanno altro che irritarlo ulteriormente e farsi sentire ancora più inadeguato.
A volte si vorrebbe piangere fino allo sfinimento, per far uscire quella sensazione che rode dentro. Ma il più delle volte, si manda giù tutto, s'inghiotte quel groppo in gola, che quasi ti soffoca. Tutto per non far vedere agli altri che qualcosa non va, e per non vedere nei loro occhi ancora una volta, quell'espressione di compatimento, che al momento proprio non potremmo sopportare. A volte si ha la sensazione di soffocare, prima di prendere sonno, quando il cuore batte all'impazzata.
Si arriva perfino ad odiare chi "riesce". Chi ha progetti e fa qualcosa in suo potere per realizzarli, chi ha qualche talento e cerca di portarsi sulla strada dello sfruttare, divertendosi, questa sua inclinazione.
Ed invece di spronarci, ci porta a voler sprofondare sempre più. A volerci nascondere dietro a cespugli sempre più alti.
Farsi aiutare spesso è un pensiero presente, ma si pensa sempre di riuscire a fare da soli, e che "noi non abbiamo bisogno di uno strizzacervelli".
Il mal costume che vede queste figure professionali come qualcosa di estremo, spesso porta le persone a rimandare la loro consultazione. Quando invece, a mio parere, tutti dovrebbero andarci almeno una volta. Dipende da chi si sceglie, ma ogni volta si scoprono cose incredibili. Desideri, ansie e pensieri sopìti, o semplicemente cancellati dalla nostra mente che non ama quasi mai ricordare, riaffiorano in quella testolina che i più credono malata.
A mio parere si dovrebbero aprire gli occhi ed il cuore, per capire queste persone e non farle sentire più emarginate di quanto non facciano già da sole. Ci vuole pazienza, ma soprattutto coraggio a voler entrare nella loro mente.
Pronta al dibattito, ora scappo. Un bacio.

venerdì 14 dicembre 2007

Buongiorno.... Buongiorno???
Insome... Non mi sento proprio bene, per non dire diversamente.
In linea d'onda con Giuly, mi sento come lei. Per quanto riguarda la parte professionale. Mi sento una fallita; io che alle superiori ero sempre precisa, mi impegnavo a mille, così come il primo anno di università... Ora invece non ho obiettivi.
Le lingue mi piacciono, ma che faccio per essere qualcosa di più. Assolutamente nulla!
E alla domanda "allora come va con l'università?", ogni volta vorrei scappare, pqerchè alla fine non so come va.
Per quel cazzo di lavoro mi sono presa la libertà di trascurare gli studi, ed ora mi ritrovo senza risparmi e senza curriculum univesitario di rispetto.
alla fine il lavoro mi h fatto peggio, che meglio. Perdonate l'italiano, ma rende bene l'idea.
Uff... Ho perfino mal di testa da quanto mi spremo.
Dormo malissimo; come se gli occhi fossero chiusi, ma la mia mente fosse attenta e vigile, che macina kilometri di pensieri e rimugina mentre in teoria dovrei dormire.
ora devo andare. Non mi addentro perchè è meglio. Oggi zero voglia di scrivere. Ne avrei da dire ma nun me và.
See u soon



lunedì 10 dicembre 2007

Recuerdos...

Nuova settimana, nuove cose... non ho una gran voglia di scrivere... Giornata strana oggi. Ho fatto sogni altrettanto strani, ma non mi stupisco ormai di ciò che la mia mente può produrre nei momenti onirici. Sempre cose movimentate o situazioni estreme, come morti, gravidanze, malattie, o addii. Ok, ok. E' ufficiale. Sono da rinchiudere.
Mentre una volta i miei incubi erano dettati dalla vicinanza del pc con le sue radiazioni,da fobia di un lavoro che non volevo più, ora non saprei proprio dire da cosa possono derivare. In fondo mi sembra di stare bene, o comunque meglio di come stavo nei mesi passati. O no?
Sto pensando a come a volte non riesca proprio a controlare i miei pensieri e a come troppo spesso io li lasci vincere. Pensieri non positivi, e che a volte mi fanno comportare proprio da scorbutica, come se la colpa dei miei pensieri fosse da attribuire a chi mi sta intorno, quando non è così.
Non so, sento che oggi, nonostante lo scrivere, non riesco proprio a fare il punto della situazione.
Giuly! Mi piace un sacco la capacità di sintesi che hai anche perchè ogni volta mi fai sbellicare dalle risate, e quando affronti argomenti più seri e delicati, mi fai pensare.
Alla cena credo proprio che non ci sarò. E credo che la decisione sia definitiva. Ed anche se mi dispiace, non c'è Giò che tenga =)
Di certo ti faccio una copia delle sue caricature dei prof.
Ogni tanto me le riguardo e penso alla sera della cena di classe, a Rizzi che, non molto sano, elogia la "meravigliosa" cantina di Daniela... O a Donatis che, forse per provocarmi un po' o perchè proprio ne era convinto, mi offre una cicca, ed alla mia risposta negativa, ribatte con un "Sicura? un tiro se non ti fa schifo".
Beh, un po' di schifo in effetti mi faceva... Uno che non si lava mai,. che - a suo dire- la mattina mette l'indumento che sta più in alto nel mucchio che ricopre il comodino o l'altra metà del letto matrimoniale, che ha le unghie più lunghe di quelle di un chitarrista che arpeggia... Permetterai...
Giuly! Ti ricordi il maglione? Proprio lui, Donatis, che puzzava sempre, con quelle magliette a maniche corte talmente lise che io non le avrei messe nemmeno per andare in campagna ad aiutare i miei... Ed un bel giorno si presenta a lezione con un maglioncino arancione, ma la cosa degna di nota era che ... udite! udite!... Pro-fu-ma-va! Io ero davanti e lo sentivo bene, ed era anche una fragranza di quelle che mi fanno perdere la testa... Io e Dacia eravamo così stupìte, che ci guardavamo incredule ad ogni sniffata! E guaradavamo le altre, che nel frattempo erano state raggiunte dal suo profumo!
Contente come non mai, ci preparavamo a seguire la lezione, quando............... Ecco che lo speleologo -quale lui era- in un simil-rifacimento di Nove settimane e mezzo,si toglie il maglione incriminato... E dopo un nanosecondo si sparge in tutta l'aula un'aroma non proprio gradevole... senza contare che il suddetto aroma era rimasto ben ben nascosto sotto il maglione, per cui, quando ha fatto la sua comparsa, si è sprigionato in tutta la sua forza, dopo esser stato relegato ad un'atmosfera buia ed umida...
Io credevo di morire e D. credo pure, anche perchè eravamo le prime ad avere il naso a diretto contatto, in linea d'aria, con gli olezzi in questione. Ci sembracva troppo bello per essere vero!!!
E quando poi, dopo la sua ora, è arrivato il prof. di religione, il nostro AMATO don D.P. e ci ha chiesto se "Per favore poteva aprire un attimo la finestra... torno tra 5 minuti", abbiamo avuto la conferma che ormai i nostri olfatti erano stati anestetizzati dall'uomo delle caverne -in quanto speleologo =) .
Mamma mia che ridere... Giuly, se hai altri episodi, vai pure a ruota libera, perchè mi diverto un sacco.
Scappo. Casomai tornerò in serata

venerdì 7 dicembre 2007

...


GRAZIE PERCHE' -Gianni Morandi-

Grazie perché
mi eri vicina
ancora prima di essere mia
e perché vuoi un uomo amico
non uno scudo
vicino a te
grazie che vai
per la tua strada
piena di sassi
come la mia
grazie perché
anche lontano
tendo la mano
e trovo la tua

Io come te
vivo confusa
favole rosa
non chiedo più
grazie perché
mi hai fatto sentire
che posso anch'io volare
senza di te

Io mi riposo
dentro i tuoi occhi

Io coi tuoi occhi
vedo di più

Grazie perché
anche lontano
tendo la mano
e trovo la tua

Con te ogni volta
è la prima volta
non ho paura vicino a te

Grazie perché
non siamo soli
non siamo soli

Grazie perché
Vivere ancora
Non fa paura
Solo con te

Grazie perché
anche lontano
tendo la mano
e trovo la tua
tendo la mano
e tu ci sei !

Ecchime accà....

Sono appena tornata dalla casa del bimbo a cui faccio ripetizioni... Mi ha detto di sentirsi un pochino triste ma non si è sbottonato troppo sul perchè, anche se io ho indagato. Ma non demordo, lo farò parlare. Credo già di aver instaurato un rapporto diverso con J. e spero che anche lui senta che con me può parlare...
Oggi ha lavorato molto bene e in fretta...

Sento il Natale, ho voglia di festeggiarlo, ho voglia di vedere le espressioni degli amici a cui darò i miei pensierini -che quest'anno saranno pensierini, dato le risorse economiche non proprio fiorenti-.
Adoro fare i regali, adoro l'idea di pensare ad un oggetto, un libro, un capo o proprio un pensierolegato ad una persona, adoro poter trasmettere con l'idea del regalo un pensiero ai miei amici e spero che anche loro saranno contenti.
Eeeeeeehhhhh (sospiro) ... Adoro questo periodo... il Natale... non il capodanno =) Ma il Natale mi piace.
Anche la mattina, quando tutti riuniti in sala ci prepariamo ad aprire i regali fatti tra noi in famiglia. Mi commuovo ogni anno, peggio delle donne di mezza età in preda ad una crisi in menopausa...
E poi adoro pensare al menù di Natale, a cercare qualche ricetta gustosa da poter preparare con ingredienti semplici, e mettermi ai fornelli... E poi preparare la tavola in... UDITE UDITE... sala da pranzo, con i bicchieri e la tovaglia buoni... E poi stare insieme senza tivù, ridendo e gustando i miei manicaretti =)
Per poi finire mezzi stravolti sul divano a guardare tutti vicini il film del pomeriggio... anche se qualcuno poi si addormenta...
J'adore!

giovedì 6 dicembre 2007

Do you remember?


Oh Giuly, Giuly... Immagina solo la faccia stupita ed un tantino stranita della mia vicina di computer, che non riusciva a capire come mai continuassi ad asciugarmi gli occhi per le lacrime di risate trattenute a fatica!
Ogni volta che mi ricordi gli episodi, anche gli stessi, non posso non ridere a crepapelle...
Parlando del cameriere-Dawson, mi è venuto in mente come lì io abbia realizzato il tuo potere di lungimiranza... "Secondo me questo è un hotel per appuntamenti... Guarda tutti questi uomini d'affari che arrivano solo per il weekend e portano con sè solo un beauty con il minimo indispensabile per un cambio". E poi... puff... si materializzavano alla reception delle belle donne, stranamente sole, che parlavano un attimo con il receptionist e poi salivano alle stanza...

Oppure quei due al bar dell'hotel... padre e figlio, almeno sembravano... Tu mi fai, in friulano, ovviamente " Quei due lì sono qui perchè il padre o lo zio, lo sta ammaestrando..." E...tac! Chi ti arriva? Una bella ragazza... Lui tutto impacciato, mentre il "maestro" lo guarda divertito...

Uah uah uah uah! Ma aspettaaaaaaaa!!! Non sei tu quella che è rimasta chiusa fuori dalla stanza, perchè la tua coinquilina svampita ha lasciato la chiave dentro nella serratura ed ha chiuso poi la porta? Uh Signur! Quanto ho riso!!!

Ed il cappuccino -acqua sporca annacquata...- ? Mamma mia... Guardando i film americani mi sono sempre chiesta come potessero bere tazze su tazze di caffè, quando qui dopo 3 o 4 caffè, rischi di dover essere sedato cusa iperattività... Poi a Berlino ho scoperto il magico caffè non italiano, e luce fu!!! Allora se dovessi berne di quel caffè, sarei peggio di Lorelay Gilmore -famosa per la sua dipendenza da caffeina-! Per far circolare la quantità di caffeina cui sono abituata, sarei sempre con la tazza in mano...

Giuly, sai che pensavo che questo fine settimana vorrei andare a farmi un giro a Lignano? Ci ho pensato l'altro giorno e ci volevo andare da sola, ma se vuoi venire, andiamo insieme...

Io ci sono andata una sola volta d'inverno, e la sensazione che mi ha lasciato, di pace, di dialogo, di complicità con quelli che erano lì come me, mi è rimasta dentro. Voglio tornarci e forse ora sarebbe il momento giusto. Adoro il freddo, e questa opposizione all'idea del mare, collegata al caldo e all'estate, con il freddo invernale la adoro.

Respirare l'aria pulita, fermarsi a pensare un po', senza distrazioni esterne, senza sguardi indiscreti o commenti e facce da culo che ti giudicano, è splendido... Se tornassi indietro, a quel giorno che siamo andate insieme a Lignano e che avevamo quella tipa davanti a noi, ora avrei la determinazione per andare da lei, con passo lento, ed esordire con un "C'è qualche problema?", con voce calma, e non me ne andrei fino a che lei non mi dice che cazzo voleva dire con quegli sguardi e quelle smorfie.

Giuly, che flash! E i due pallavolisti? Che rrrridere! Scif, e sciaf.... con i tuffi "perchè io gioco da Libero"! Uah uah uah! A pensarci ora, mi viene da sorridere per le mille cose che ci succedono quando siamo insieme. Siamo come delle calamite, e la gente probabilmente percepisce che ci divertiamo, che insieme riusciamo a ridere e sorridere della vita, che riusciamo a parlare seriamente dei massimi sistemi come quanto riusciamo a sparare cagate!

Mi sei mancata ultimamente, ma so che quando ci vedremo sarà bello come sempre. L'attesa la sento sempre come la preparazione ad un appuntamento importante, perchè SEI importante.
E questa cosa di riuscire ad essere in sintonia nonostante non ci sentiamo sempre o ci vediamo poco, mi lascia sempre a bocca aperta... E' bello sapere che siamo cambiate per certi versi, che siamo migliorate, che abbiamo vinto certe paure, che abbiamo spazzato via alcuni fantasmi, ma è altrettanto bello sapere che fondamentalmente siamo rimaste le stesse.
Con la stessa voglia di vivere i nostri 20 anni che pensavamo di avere perso per sempre, con la stessa carica inreriore, con la stessa voglia di realizzarci e di risalire la china nonostante tutti i nostri crolli emotivi o i nostri ruzzoloni.
Il valore di una persona non si vede dal fatto che non cade mai, ma da come, dopo una caduta, riesce a rialzarsi. Ed io mi permetto di dire che stiamo facendo davvero un buon lavoro.
A te la parola, un bacio grande! Ti lascio questa canzone che stamani ho risentito e che mi andava di dedicare a te ed al tuo love...

Amare Veramente -Laura Pausini-
Pioggia di settembre cade giù
Cambia dimensione alla città
Nuove sensazioni e nuove riflessioni nella mente
La storia si ripete, sì lo so
E la mia mano sfiora quella tua
Trovo convinzioni nuove perché adesso so
Sei nella mia vita più che mai
Un colore nuovo nei giorni miei
In ogni adesso in ogni corri via
Dalla noia e dalla malinconia
Come un treno in corsa verso me
Tra le mie emozioni e i mille se
Il tuo sguardo, una carezza in più
Sai portare pace ai giorni miei
Tutto va veloce intorno a noi
Ora mi appartieni ed io lo so
Prima avevo il cuore spento
Per amare veramente
Spostare l´attenzione su di te
Al bene elementare che mi dai
Sposo le tue mani e i tuoi perché e che sia per sempre
Sei nella mia vita più che mai
Oltre il muro dei silenzi miei
Un respiro di serenità
L´alba di una nuova libertà
Quello che non ho capito mai
Ora è cosi chiaro agli occhi miei
Guardami per sempre come sai
Giura che rimani come sei
Se poi ti perdi negli occhi grandi di un bambino
Non è impossibile sai
Amare veramente
Veramente
Quello che non ho capito mai
Ora è cosi chiaro agli occhi miei
Sai amare veramente e sai
Arrivare dove nessun altro è stato mai

martedì 4 dicembre 2007

Hay sueños...




Buongiorno a tutti!
Oggi la sveglia ha suonato in orario, ma sono stata io a non essermi svegliata secondo la sceglia... Caspita! Qualcuno ha stregato il mio letto, una specie di sortilegio che non mi dà modo di lasciare il mio piumone. In più ho anche messo le lenzuola morbide morbide, quindi... Anche se vero è che prima delle 2, sonno zero, anche se mi si chiudevano gli occhi. Non so se lo avete mai provato, ma è da un po' che, anche se i miei occhi si chiudono per la troppa stanchezza, la mente continua a lavorare... vrrrr... vrrrr... come un piccolo motore in perenne attività.

Domani sera i miei santoli vengono a cena, così si metteranno d'accordo per bene con i miei, su quando andare dai miei zii a Latina. In teoria dovrebbero partire la prossima settimana, per un paio di giorni, e io non vedo l'ora per loro che arrivi, ne hanno bisogno tutti e quattro.
Se da un lato sono contenta, dall'altro sono preoccupata perchè so già che mia nonna non ci darà pace, ma da quanto ho capito, verrà da noi la nipote di mia nonna, così almeno quando siamo a scuola, mia nonna non resta da sola.

Per la cena credo che prepareremo il risotto con radicchio e salsiccia, delle scaloppine con praga, verdura cotta e cruda, e oggi pomeriggio farò il tiramisù, così per domani sarà super buono.

Domani ho anche il mio amico "bio"... E come sempre provo un po' di repulsione all'idea di andarci, anche se poi sto bene... Sarà sempre così?
Avrò tante cose da dire, e spero ci sia abbastanza tempo, anche se quello non è mai stato un problema.
Ora vi lascio, corro a studiare.
Un bacio a Giuly, ed un saluto a chi si presterà a proclamare il giuramento di Ippocrate =)

lunedì 3 dicembre 2007

Tal dopodimisdì...




Eccomi di nuovo. Oggi proprio ho bisogno di scrivere. Cosa non lo so, ma resta il fatto che sento il bisogno di farlo. Alla fine sono corsa come una pazza dopo le ripetizioni, per tornare a lezione, per poi scoprire che non c'era... Uff...

Vabbè, alla fine mi fa comodo perchè così posso studiare e fare altro, però se l'avessi saputo prima, almeno non avrei fatto casa-del-bimbo-piazza-primo-maggio in meno di 10 minuti...
Oggi era abbastanza propenso a studiare per cui le due pre sono volate. Gli ho detto che deve presentarsi agli esami con il buono in almeno il 75 per cento delle materie ... e contando che ora è tutto insufficiente... lascio a voi i pensieri. La questione è solo la sua mancanza di impegno. E' molto intelligente e credo abbia bisogno di fiducia in se stesso, di trovare la chiave giusta perchè quello che è un suo dovere, diventi anche un piacere. Staremo a vedere. Io ce la sto mettendo tutta. E farò in modo che lo faccia anche lui.

Cambiando discorso... di cosa voglio parlare?
Mah... Avrei un milione di cose da dire, ma non so proprio da dove iniziare. Beh, potrei dire che forse sono proprio un'arpia.
Non riesco a sopportare molto chi scrive le cose in modo sbagliato. mi è capitato di tutto... Leggere messaggi PROPIO sbagliati, o credere che questo LO fatto proprio io... uh Signur! Mi fa male il cuore, davvero. Ok, se sei di fretta, può capitare di digitare male, ma se lo fai sistematicamente significa che sei davvero convinto che si scriva così...
Perchè nessuno legge? Perchè nessuno perde tempo a scrivere su carta? Perchè nessuno usa più la brutta copia, e consegna quei pochi scritti a mano, pieni di correzioni e sbavature?

Sono sconcertata dalla mancanza di vocabolario e di sinonimi dei ragazzi. Non solo persone come il ragazzino a cui faccio ripetizioni, o a mio fratello che magari escono dallo stesso tipo di esperienza scolastica. Ma mi riferisco anche a quelle persone che hanno la mia età o sono addirittura più vecchiette.

Sconcertante e per me deludente. Io mi metto in prima fila, tra le persone che non sanno molte ma molte cose, ma insomma. Io dico il minimo per non parlare proprio terra terra. Uff... Magari mi direte che anche qui sono una rompi...

Però io credo che tutto faccia brodo e conoscere qualche parolina in più, non credo faccia male, anche perchè se fossimo dei bravi lettori, potremmo perfino partecipare a "Chi vuol essere Milionario", no? =)

Maldita soy...


Lunedì si ripresenta, portando con sè un leggero maltempo. Nuova settimana. Nuovo mese.
Dicembre mi fa sempre uno strano effetto. Mi rende felice nell'attesa del natale, ma allo stesso tempo nostalgica. Nostalgia di cosa, però, non lo so ancora.
E' come un vivere in assenza, come sentire che al tuo corpo manca un pezzettino e non sapere quale. Non so se avete mai provato questa sensazione.

Comunque sia, quest'anno voglio passare le feste a casa. Il Natale, ovviamente, ma anche il capodanno. Non ho mai capito questa foga nel voler trovare il posto "fashion" per il cenone, quest'ansia di divertimento che su di me non ha mai sortito alcun effetto, se non quello contrario di non farmi proprio divertire, ed anzi facendomi vivere ogni cosa come una costrizione.
E festeggiare un anno che avanza... Auguriiii! Auguriiii! Come degli invasati andiamo in giro ad augurarci che l'anno appena arrivato sia meglio di quello appena terminato, quando sappiamo benissimo che nulla cambierà se noi non cambieremo.
Sarò fuori "cun le gamele" ma non riesco proprio a provare divertimento. Magari la compagnia è anche buona, ma è la festività che proprio non digerisco.
Mio fratello mi aveva chiesto di andare con lui dai nostri parenti a Latina, ma non so, nemmeno quest'idea mi alletta. Pur magari volendo fare un viaggio con lui.
Qualcosa mi disturba nell'idea di andare giù. E ieri nella discussione su questo, sia mio fratello che mia madre mi hanno chiesto con aria circospetta "Perchè non vuoi andare?". Mamma mia! E che ne so?!? So solo che non mi dà una sensazione positiva il pensiero di andare giù ,anche se solo per pochi giorni... Mah, sarò da ricovero.
Non so da dove parta questa mia avversione per il nuovo anno che arriva... Sarà che è per me sempre tempo di bilancio (insieme alle altre 1500 volte durante l'anno), e che non ne esco mai bene. Non sono mai abbastanza orgogliosa o contenta di ciò che ho fatto. Mi dico sempre che avrei potuto fare di più, così alla fine probabilmente non mi godo nemmeno le cose belle che ho fatto o detto.
E forse questo mio risentimento verso l'anno nuovo è dato dal fatto che vivo prevalentemente "nel passato" e quindi, questo futuro che arriva, lo percepisco come un qualcosa che mi vuole privare dei miei ricordi.
Invece di vederlo come un'occasione per vivere cose nuove -come poi è in realtà-, per migliorarmi, mettercela tutta per fare in modo che il prossimo bilancio sia finalmente in attivo, a credito per il mio spirito.
Ieri sera mi sono goduta "Il diario di Bridget Jones". Già visto in verità, ma avevo voglia di una storia di quelle che io amo, di quelle che mi fanno sperare, di quelle che toccano le mie corde; di quelle che, durante la visione, ti fanno sognare ad occhi aperti e sperare che una cosa così possa accadere anche a te.
Adoro Bridget, per il suo essere goffa, per il suo renderesi a volte ridicola. E' umana. Non è la superdonna, con un superfisico, con dei auperocchi ed un eterno supertrucco, di cui è impossibile non innamorarsi. Lei è normale. Ed adoro quando Colin Firth -nei panni di Marc Darcy- le dice in segreto che le piace molto, da molto tempo. E soprattutto, io direi, che le piace così com'è.
Non più magra, più bella, più alta, meglio vestita, più colta.
Ma COSI' COM'E'.
Fantascienza? Beh, spero di no.



sabato 1 dicembre 2007

...O ai vidût un leon

Oggi è sabato ed un'altra settimana sta finendo.
il tempo mi vola letteralmente, e la cosa è positiva. Sono ritornata attiva e devo dire che la crisi di metà mese è pasata. La durata è sempre più ridotta, ma persiste nell'esistenza.
Mercoledì avrò molte cose da chiarire e spero di riuscirci... Quante cose a cui pensare, mame mè!
Mattinata dedicata a dare una mano alla mamma col radicchio, poi preparazione pranzo e pomeriggio a mettere in ordine. Capatina qui al pc ed ora vado a far compagnia un po' a mia nonna. Meno male che oggi non c'è la D'Eusanio su rai2... Non la sopporto proprio mentre mia nonna l'adora, così come Costanzo e Maria " che di costancio" (la Z diventa CI o GI... tipo giangiariera o giangiara ih ih ih ).
Domattina a casetta così ma i miei vanno a vedere mio fratello giocare ed io e mia nonna pranziamo insieme, poi alle 5 qui fanno un concerto con la filarmonica di... ops.. non ricordo...mi pare una delegazione di quella viennese, ma è da vedere di sicuro.
Baci a tutti. Me voy, oggi poca voglia di scrivere ma lo stesso voglio di aggiornare.
Un saluto particolare a chi si dedica alla salute degli altri... =) Ce semo capiti?