giovedì 30 ottobre 2008

mercoledì 29 ottobre 2008

At midnight...


Non so che mi succeda...
Mi sento diversa, come se qualcosa dentro me si fosse rotto.
E non riesco a capire se è un bene o un male.
Non riesco a capire se è una bariera che ho superato, o se è un burrone in cui sto scivolando...
Certo è che mi sento poco bene.
Vorrei reagire, ma non riesco stavolta.
Vorrei fare di più per me, invece ultimamente ho lasciato tutto. Ho solo voglia di stare sotto le coperte, e nascondermi dal mondo.
Perchè, ancora non lo so.
Mi sembra sempre di non fare abbastanza. Ed è vero.
Solo che, invece di spronarmi a fare di più, oggi sento che vorrei solo staccare tutto, prendere una borsa con poche cose, ed andarmene, portando con me solo una persona.

Vorrei riuscire a parlare, vorrei non avere tabù, vorrei essere la persona libera che credevo di essere. Vorrei togliermi tutti i pesi -materiali e non- che mi porto dentro, che mi porto dietro.
L'unica gioia di quasti momenti è avere una persona che può risollevarmi da questa nera visione. L'unica persona che io vorrei vicino a me.
Perchè mi fa sentire libera, mi toglie qualsiasi maschera. A volte anticipa i miei pensieri, e mi rende orgogliosa di me, anche quando non lo sono.
Perchè mi fa vedere migliore ai miei occhi critici, mi aiuta a passare un guado difficile, che potrebbe farmi affogare...

Eppure qualcosa c'è...
E' una paura, una sottile paura, di non so che...

Che tutto finisca, di ritrovarmi di nuovo sola perchè mi sono comportata male ed ho fatto in modo che l'altra persona si sia stufata di me, perchè magari -dato che da sola ci so stare, anche se non felicemente- potrei fare in modo da ritrovarmi da sola...
Oggi è tutto nero. Nero. Nero.

domenica 26 ottobre 2008

Sospesa...


Pacifico feat. Malika Ayane

lei: sospesa mi vedrai
negli occhi brillerai
sei sponda compagnia
fai luce in ogni via
scalderai il mio sguardo duro
scioglierai ghiaccio e neve in fondo a me
sospesa mi troverai
nel petta brucerai
lui: tra le mani la bocca si arrende
tra le mani la pelle si accende
le tue mani la febbre si spegne
tra le mani la bocca si arrende
lei:tra le mani la pelle si accende
lui: le tue mani il profumo sorprende
lui e lei:tra le mani la bocca si arrende
tra le mani la pelle si accende
le tue mani la febbre si spegne

giovedì 23 ottobre 2008

Orchidea...

Questa è quasi come quella che prima ho regalato alla mamma del mio te$oro per il suo compleanno.
All'inizio mi ha detto "Non dovevi disturbarti", ma poi mi ha detto "Anzi, ti dico che hai fatto bene!", e mi ha reso più felice, perchè so che le adora, e credo abbia capito che a me non serve dirmi "Non dovevi, ma figurati...ecc...".
Quando faccio un pensireo, non lo faccio per sentirmi dire Brava, o altro, ma semplicemente perchè mi fa piacere fare felice, anche per poco, la persona a cui regalo qualcosa.
In più le ho portato un dolce che le avevo fatto una volta per una riunione del gruppo ragazzi, e che le era piaciuto.
Così, un dono da parter mia. Perchè la stimo, amo la forza con cui riesce ad affrontare la vita. Una vita così crudele, a volte, che le ha portato via il suo uomo.
Che l'ha messa a dura prova, ma è la stessa vita di cui lei cerca di godere appieno mentre sta con il gruppo ragazzi, mentre tiene per quasi tutti i pomeriggi il suo nipotino di 10 mesi, mentre guarda vecchie foto.

Lei frequentava l'Incontro Matrimoniale con suo marito (ovvero una riunione di coppie sposate o non dove imparare a relazionarsi con il partner, verso un cammino cristiano), e prima raccontava che era andata a rileggersi i quaderni -strumento che si usa in questi incontri, e poi anche a casa, per "parlare" in forma scritta al/alla proprio/a sposo/a- e che ha capito per l'ennesima volta di quanto sia stata fortunata ad avere quell'uomo, quel padre, quel compagno nella sua vita.

Io la ammiro molto, e sono grata a Dio che le ha dato il carattere che ha.
So che i suoi momenti di sconforto ci sono, è normale, ma la stimo per come riesce a risollevare lo sguardo, ad alzare il viso, foss'anche per porgerlo solo verso un tiepido raggio di sole.

Ecco... Ora smetto di scrivere, altrimenti non vedo più la tastiera, e non voglio dare spettacolo qui in biblioteca.
Ed ora capisco perchè amo quella famiglia, che mi ha dato la persona che oggi mi trovo accanto.

martedì 21 ottobre 2008

Basta poco e...


Ieri sera.
Divano, mentre mi guardo Nip/Tuck.
Mi arriva un sms. "Ti ho preso un regalino".

Ed io, che NON sono una persona curiosa... Ehm... Sì, ok, ho detto una cavolata...

Stavo lì ad arrovellarmi su cosa potesse avermi preso, in modo così inaspettato.
Dato che lavora al cineama multisala, dove c'è anche una libreria con cd e dvd, ho pensato ad un libro. Perchè io amo leggere.

Ma a nulla sono valsi i tentativi di estorcergli una risposta...

Oggi lo vado a trovare prima di andare a ripetizioni, e mentre mi fa il caffè, e sempre mentre io stavo gironzolando per la cucina, sento che prende una busta di plastica, sotto la finestra dietro a me, una di quelle buste di plastica che fanno un fruscio incredibile, seppur piccolissime.

Mi dice che è quella cosa per me...
Ed io lo vedo già attraverso la busta.

E' il cd con la colonna sonora di "Mamma mia!", con le canzoni degli Abba, tratto dal musical con Meryl Streep.
Il mio cuore che sussulta, lo stomaco che si stringe, per il pensiero che ha avuto. Per aver pensato a me. Per avermi fatto uno dei regali più inaspettati e belli della mia vita.
Ok, qualcuno avrà da ridire... Perchè è un musical, perchè sono gli Abba...
Ma io me ne frego, perchè è il mio spazio, ed io sono super contenta della giornata di oggi.

Non sarò obiettiva, ma d'altronde un cuore innamorato non lo è mai... Tranne il mio... =)

Giuly sa la mia passione per i musical, dato che le ho fatto il dvd di Hairspray.
Giuly, appena esce, mi compro il dvd di questo e ci facciamo una serata delle nostre.

Da quando il mio te$oro mi ha portato a vederlo al cinema...beh, love at the first sight... anzi at the first song.

Grazie per come sei. Perchè quando qualcosa in me vacilla, tu sei lì pronto a non farmi cadere.
Ti adoro.

sabato 18 ottobre 2008

Step by step...


Pensare che oggi c'è una piccola, seppur per me importante ricorrenza, mi dona il sorriso.
Pensare che mi basta poco per essere contenta, come passare una serata con gli amici, in un locale, e giocare a Taboo fino a che non ti prende il mal di pancia, e cercare di asciugarsi le lacrime per il troppo ridere.
Pensare che grazie a questa persona mi sento forte, tra gli altri.
Inizio ad apprezzare alcuni lati di me che non vedevo, e che non mi fanno più scappare via quando sto in mezzo alla gente, anche se a volte è dura non lasciarsi prendere dai brutti pensieri.
Pensare alla persona che hai accanto e sorridere per strada, mentre il passante che cammina verso te, non capisce che ci possa essere da sorridere in una giornata uggiosa.
Ed invece qualcosa per cui gioire c'è.
Finalmente una parte del mio percorso in questa vita sta andando come io voglio. Ed è tutto nuovo per me: è un continuo cercare l'equilibrio tra la mia insicurezza, e la voglia di vivere tutto n un secondo.
E' qualcosa di bello il tempo appena trascorso.
Ok, il tempo è poco, ma a me sembra molto, per l'intensità con cui l'ho vissuto.
Non so se esiste il per sempre e, superstiziosa come sono non ci penso nemmeno. Anche perchè in queste cose c'è poco da essere superstiziosi.
Le cose vanno come noi decidiamo di farle andare.
Ed io in questo cerco di metterci tutto il buono, e meno buono, che ho di me. Magari potrebbe non bastare, ma almeno non avrei il rimpianto di dire "Se solo avessi fatto questo...o detto quest'altro...".
Sono pochi mesi, ma per me già segno di qualcosa di grande, d'intenso, di così pulito, che ancora non credo possa essere capitato a me.


COME MUSICA _Jovanotti_
I tuoi grandissimi sogni i miei risvegli lontani
I nostri occhi che diventano mani
La tua pazienza di perla le mie teorie sull’amore
Fatte a pezzi da un profumo buono
Il tuo specchio appannato la mia brutta giornata
La mia parte di letto in questa parte di vita
Il tuo respiro che mi calma se ci appoggi il cuore
La nostra storia che non sa finire
So che è successo già
Che altri già si amarono
Non è una novità
Ma questo nostro amore è
Come musica
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Mai mai
Le nostre false partenze i miei improvvisi stupori
Il tuo “sex & the city” i miei film con gli spari
I nostri segni di aria in questi anni di fuoco
Solo l’amore rimane e tutto il resto è un gioco
I tuoi silenzi che accarezzano le mie distrazioni
Ritrovarti quando ti abbandoni
Il nostro amore immenso che non puoi raccontare
E che da fuori sembrerà normale
So che è successo già
Che altri già si amarono
Non è una novità
Ma questo nostro amore è
Come musica
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Siamo stati sulla luna a mezzogiorno
Andata solo andata senza mai un ritorno
E abbiamo fatto piani per un nuovo mondo
Ci siamo attraversati fino nel profondo
Me c’è ancora qualcosa che non so di te
Al centro del tuo cuore
Che c’è?
So che è successo già
Che altri già si amarono
Non è una novità
Ma questo nostro amore è
Come musica
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai

giovedì 16 ottobre 2008

Shining stars...

...
Passerà a prendermi alle otto.
Ma non potrò spiegargli nulla, neanche a me il cuore è tanto chiaro oggi. Perchè, per un attimo, il mio cuore si voleva voltare e riabbracciare il passato.
"Ti amo!" gli dico tutto d'un fiato.
E mi aggrappo ancora di più alla roccia e mi do slancio, per non guardarmi indietro, per continuare a scalare.
Voglio arrivare in cima, Carlo.
Sei tu il mio sentiero, la strada da seguire.
"Anch'io", mi risponde subito e sorride, "ma perchè me lo dici ora?" chiede.
Non lo so, Carlo.
Il mio cuore, ogni tanto si ammala: è la malattia dei ricordi. E solo tu puoi aiutarmi a guarire.
E' una terapia lunga e difficile... Si cura vivendo.

"Ma le stelle quante sono"
Giulia Carcasi, Feltrinelli
Al mio amore.

Che aroma...


Per me, quella del caffè, è una passione.
E' quasi un rito ospitare qualcuno a casa propria e preparare questa bevanda che da sempre mi sa avvolgere con il suo calore ed il gusto intenso.
La quasi dipendenza da caffè -per il suo sapore e non per la caffeina- credo di averla ereditata da mia nonna che, solo da una anno a questa parte, ha diminuito considerevolmente l'uso della scura bevanda, data l'età e le conseguenti ore in meno di sonno.

Oggi a lezione di spagnolo, dopo aver visto un filmato sulle varie zone dell'America Latina in cui si parla questa lingua, abbiamo allestito una specie di "tavola rotonda", dove ognuno poteva dire cosa gli era o non era piaciuto del video appena visto.
Quasi tutti avevano paura, anzi credo provassero imabarazzo, di essere i primi, così la prof è stata costretta a pescare qua e là tra noi.

Tra le cose belle che mi hanno colpito molto, c'era questa via a Buenos Aires piena piena piena di cinema, teatri e librerie.
Proprio queste ultime mi hanno affascinata: delle librerie in cui è possibile consultare i libri prima di comprarli, fermandosi magari a bere un caffè o a consumare una bevanda tra le pagine del volume che si vuole comprare o che è stato appena acquistato.
E' un po' una cosa che mi piacerebbe fare... Poter stare accanto ai miei amati libri e magari bere un buon caffè.
La prof ci ha detto anche che in questi bar la gente si ritrova per discutere dei libri o delle varie cose, quindi una specie di luogo dove poter dibattere, dove poter dire la propria.
E' un'idea che mi affascina...

Oggi, stranamente, sono molto orgogliosa di me, perchè sono riuscita a vincere una mia paura. Spero sia sempre in positivo il mio bilancio, e se dovessi avere delle ricadute, spero di rimettermi in fretta.
Intanto mi godo questa mia ritrovata vitalità nello studio: un'iniezione di fiducia che non può farmi altro che bene.
Think positive!

mercoledì 15 ottobre 2008

Certe volte...

A volte è proprio così che mi sento...
Quando penso a tutto ciò che ho da fare, a tutto ciò cui devo star dietro... Mi manca il fiato, e quasi quasi me la faccio addosso dalla fifa.

Perchè ho sempre preteso molto da me, ed ora che le mie capacitàBARRAvolontàBARRAsolo questione di eventi mi hanno portato ad una battuta d'arresto, per iniziare solo da pochi giorni una lenta risalita (per chi non avesse capito la frase, tranquilli...) che mi fa stare ancora peggio.

Perchè a me succede sempre lo stesso... Sia mai che le cose che funzionano nella mia seppur breve vita coincidano in un dato spazio temporale!
Sia mai che io possa dirmi "Ok, per un po' possiamo tirare i remi in barca". Eh, no! C'è sempre una corrente che mi viene contro, contro il quale io devo remare.
So che starete pensando che forse basta girare la barca a favore della corrente, ma io non ne sono capace...
Macino troppi chilometri cerebrali per poter essere "normale", elementare... Sempre le cose "a pîs" (coi piedi) devo fare.
Quando leggo il gioprnale inizio sempre dalla fine, e mio padre ogni volta mi guarda sconsolato...

Sono iperattiva oggi... Ho paura di non riuscire a fare ciò che mi sono preposta.
Il mio oroscopo ieri mi deiceva che in ambito lavorativo mi devo sì organizzare, ma non pressare le situazioni, e lasciare che le cose prendano la loro forma.
forse aveva ragione il povero stagista di giornalismo, costretto ad occuparsi della pagina dell'oroscopo, scaricata da qualche sito...
Devo aspettare, impresa per me alquanto ardua, perchè io vorrei poter vedere tutto subito.
La reazione delle persone alle belle notizie, ai regali, gli effetti di una dieta, di un taglio di capelli, di una crema nuova nemmeno scartata dal cellophane... di un programmo lavorativo...

Vorrei a volte poter partire, per una mèta "ics" e ricominciare da zero. Ripartire. Tracciare una linea di saldo conto ed iniziare a pagina nuova, memore degli sbagli del passato.
Anche se, ora che ci penso, probabilmente rifarei gli stessi errori, e allora ci vorrebbe un'altra destinazione, un'altra riga per i conti...
Io non so dove stia la felicità. che più che felicità, a me basterebbe la Serenità per vivermi come sono. Per on aver paura delle mie idee. Per non temere ancora il giudizio degli altri. Per non lasciarmi ancora condizionare, quando qualcosa in me prende forma e vorrebbe essere espresso in una danza, in un disegno, in un oggetto, in una canzone.

Invece no... Sto sempre lì a dirmi "Ma dai, questo no sta bene, questo no si fa..." e mi nego di vivere i miei 20 anni, rimpiangendo una parte della mia adolescenza... E così facendo, quando sarò ormai trent'enne, avrò i miei 20 anni da reclamare.

Non mi ricordo nemmeno da che punto son partita per questo monologo, fatto sta che oggi mi sento così.
E' una di quelle sere in cui avrei l'energia per fare mille cose, dall'imparare a ballare, ad una lezione di fit-boxe, ad una lettura intensa, ad una serata di karaoke -nonostante sia quasi senza voce-.
Invece no... Perchè come ogni volta, mi trancio le gambe da sola.

In questi due giorni di lezione mi sono sentita molto diversa, ed è per me molto positivo. Spero di smetterla di usare troppo il cervello, perchè potrei rovinare anche quello che di buono è presente ora nella mia vita.
E so che quando penso troppo, ogni cosa poi viene rovinata dalla mia mente che si dimostrerebbe per l'ennesima volta bacata.

lunedì 13 ottobre 2008

Piccola stella senza cielo...

Oggi proprio mi riesce difficile carburare...
E lo capisco anche dai tre errori di battitura che ho fatto solo nella prima frase, poi diligentemente corretti.

Ho un mal di testa che non mi lascia da stamani, non è forte, ma è quella presenza sottile, in sottofondo, che non mi fa venir voglia di sorridere.

Qualcuno mi ha detto di prendermi tempo per me, di no trascurarmi. Ma non so prendermi del tempo. I miei pensieri macinano ogni giorno kilometri e kilometri (poteco scriverlo anche con -ch, ma per oggi lo prenderete così), e arrivo a sera sfinita.

Quando esco con i miei amici, mi sento perennemente in colpa, perchè potrei stare a casa ed evitare di spendere quel poco che guadagno...
Così non mi godo bene la serata,e in più sto male.
Non son qui a piangere il morto, sia chiaro; a lamentarmi della mia non-estrema ricchezza... Ma questo è ilmio blog, e se oggi qualcosa mi assila, lo scrivo. Anche se domani, probabilmente, non ci penserò più.

In questi giorni ho vissuto molte cose, molte sensazioni...
Alcune delle quali mi hanno dato molto da pensare, ma che per ora non riverso qui, perchè le devo ancora rielaborare.

Basta. Avrei ancora molto da scrivere, ma ora proprio non riesco.
Besitos a todos, aspettando tempi migliori. Domani è un altro giorno.

venerdì 10 ottobre 2008

It's time to breathing...

E' davvero molto che non aggiorno il blog...
ma se all'inizio mi mancava il tempo, poi c'è stato il momento in cui non mi andava, o semplicemente non volevo riversare su queste pagine virtuali i miei stati d'animo non proprio allegri.
ieri giulia è passata a trovarmi ed abbiamo fatto una bella chiacchierata, una delle nostre chiacchierate dove ci confidiamo senza la paura di essere giudicate, in totale libertà...
E per questo, cara Amica, ti ringrazio. Perchè sai sempre farmi "ridere, e sorridere dei guai", dandomi quella spinta in più per andare avanti.

Questa settimana ho ricominciato ad andare all'università... Quest'anno sarà davvero, ma davvero davvero dura, e non nascondo che, come sempre, ho molta paura
Paura di non riuscire, di deludere chi aspetta il mio titolo di studio, paura dinon riuscire a riconquistare i punti che ho perso nei confronti del giudizio di me stessa... che è rimasto lo stesso implacabile di sempre.
sul giornale di oggi ho letto di una ragazza che ieri si è gettata dal balcone di casa perchè, studentessa alla Bocconi, aveva detto ai suoi genitori e parenti che oggi avrebbe discusso la tesi. cosa non vera, dato che le mancavano ancora 2 esami. La sua bugia è stato il motivo per cui si è tolta la vita: ha avvertito il pericolo di essere scoperta.
Anche se forse, il motivo reale, è stato il senso di fallimento che deve aver provato. Lo stesso che sento io a volte.
ho parlato con una mia amica laureatasi in lingue in marzo, con un bel 108, che fatica a trovare qualsiasi tipo di lavoro perchè nel settore scarseggia, e come semplice commessa è inadatta perchè la sua laurea deve essere retribuita a dovere...

Ecco... Questo è il modo in cui mi sento.
allo sbando, senza méta, senza una guida...
Avevo pensato di ritornare dal mio amico bioterapeuta, ma ho capito anche che non posso ricorrere a lui ogni volta che nella mia vita c'è o ci sarà qualcosa di difficile da affrontare... E poi dopo l'ultima volta, c'è qancora qualcosa rimasto in sospeso che non ho voglia di approfondire.

Se non fosse che accanto a me c'è una persona che mi riempie i pensieri, la giornata ed il cuore, sarei davvero sconfortata.
Invece riesco a vedere le cose con un po' di lucidità, grazie alla sua ENORME pazienza nell'arginare i momenti in cui "dò di matto".
E' una sensazione strana per me, riuscire a vivere finalmente qualcosa che non sia nocivo... Una relazione che non mi faccia sentire una Don Chisciotte alle prese con i mulini a vento, ma che mi faccia sentire ricambiata, e sorpresa di quanto possa essere bello lo stare insieme.
Per me è tutto nuovo, e probabilmente farò qualche sbaglio, e qualche sbaglio l'avrò già commesso, ma sono fiduciosa, e senza troppe aspettative prendo tutto ciò che sulla mia strada incontrerò.
Ho smesso di aspettare il mio lui davanti all'altare col bouquet, senza guardare chi ho realmente davanti...
Io stavolta ci metto molto della vera me, e spero che tutto vada per il meglio.
Ok, ok, avrete capito che non mi sbilancio per scaramanzia....