giovedì 25 marzo 2010

Senza freni...



Ieri sera serata apparentemente tranquilla con due mie amiche al cinema. Poi siamo andati al nostro solito pub e ci ha raggiunti il mio moroso che finiva alle 11 (fa la maschera al cinema).
Alla fine, salutiamo gli altri, e lui mi accompagna a casa.
In macchina parliamo un po', e ad un certo punto, come spesso facciamo giocando, col tono tipo quella vecchia pubblicità del "mi ami? ma quanto mi ami? e mi pensi? ma quanto mi pensi?", mi dice "Vieni a dormire da me". Ed io "no, vieni tu da me".

Ecco. Dopo questo, lui mi dice "Beh, se le cose vanno come spero, poi potremo stare abbracciati ogni sera".
Ed io lì, sono crollata. Prima due mega lacrimoni, poi ho iniziato a piangere a dirotto come una scema.
Non perchè in senso negativo, ma di contentezza, e di timore insieme. Perchè gli ho detto che io lo vorrei, ma la vedo una cosa così lontana, che mi fa male non poterci credere davvero.
E poi da lì, il discorso dei soldi. E non sono più riuscita a fermarmi.
Sconquassata dal dolore, dai singhiozzi, non riuscivo nemmeno a respirare.
Io non credevo di essere così ingarbugliata, pensavo di essere serena.
Evidentemente non lo ero.
e continuavo a chiedergli scusa del pianto, e lui continuava a consolarmi teneramente.
Mi ha ASCOLTATA. Senza giudicarmi.

Non ho bisogno di sapere altro. Mi ha detto che, anche se non lo dico, sa che vorrei un futuro con lui.

Oggi non è una bella giornata, ma cerco di arrivare domani.

lunedì 22 marzo 2010

Restarted...



Mercoledì scorso, io ed il mio moroso abbiamo iniziato la Zona.
Chi mi legge sa che lo avevo già fatto quasi due anni fa e che per più di una anno sono stata bravissima ed ero cambiata davvero. Poi, non so come, forse anche perchè a casa mia siamo in sei con esigenze e gusti alimentari diversi, mi sono persa.

Però avere un sostegno, fare un cammino "a ed in due", è stato davvero valido. Mi permette di aiutarlo nella composizione dei pasti, che all'inizio non è così meccanica, anche se per me ormai lo è, e di sentirmi tra virgolette controllata. Non controllata da un mastino pronto a sbranarmi ad ogni mio sgarro, ma un controllo amorevole, che mi rende tutto più semplice, toglie i pensieri negativi, e mi sta facendo rinascere, anche se non è passata nemmeno una settimana.
I risultati, dal punto di vista dell'umore, si vedono. E anche dal punto di vista fisico. Insieme a questo, da due mesi abbiamo iniziato il corso di nuoto perchè... ebbene sì! Non sapevo nuotare, ma sto diventando davvero brava!!!

Ieri prima crisi: pranzo al ristorante, invitati dalla mamma del mio moroso.
Ovviamente non potevamo rifiutare, perchè ci voleva tutti e alla fine è andata bene. Abbiamo mangiato, sì, ma senza strafogarci, e che ci crediate o no, il mio moroso ha persino lasciato qualcosa nel piatto perchè proprio non gli stava e perchè la Zona aiuta il senso di sazietà.

A parte questa divagazione sulla Zona, vorrei soffermarmi sulla giornata di ieri.
Quella che si può definire una "bella domenica".
La mattina sono andata a cantare a messa, col coro, poi siamo andati al ristorante. Eravamo in una saletta tutta per noi, e a tavola abbiamo potuto parlare di molte cose.
C'erano la mamma del mio moroso, noi due, suo fratello gemello, e la sorella col bimbo di due anni (l'altro mio amore, NdR).
E' stato bello sentirmi parte di loro, sentirmi accettata, tanto che abbiamo intavolato anche discorsi molto seri.
In questo momento la loro vita familiare è difficile, per via di diverse separazioni, dell'avvicinarsi del 28 marzo (data del 3° anniversario della morte del padre del mio moroso), tutte cose che contribuiscono a caricare di problemi le loro vite.

Quando siamo tornati a casa ho scritto un messaggio alla madre del mio moroso. "Siete proprio una bella famiglia, una roccia che non si lascia scalfire e che tutto può".
Quando lei mi ha risposto che io sono parte di quella roccia, beh... vi lascio solo immaginare quanto mi sono commossa.

Adoro questa parte della mia vita. Aver trovato ciò che da piccola desideravo trovare. Una persona d'amare, che mi ama, un ragazzo del mio paese, con stessi ideali, che tiene alle cose cui io tengo.

A volte mi chiedo dove sta l'inghippo. Se prima o poi mi sveglier dal sogno che sto vivendo.
Perchè attorno a me vedo sfiducia nell'amore e sento parole ciniche sull'amore PER SEMPRE.
Le uniche controcorrente sono mia madre e la madre del mio moroso. Mi dicono che amare per sempre si può, ma che è un lavoraccio duro, da ricominciare giorno per giorno, ma che dà mille soddisfazioni.

Ecco, io voglio sperare. Nonostante le giornate buie, i pianti e le disperazioni.
Se la speranza muore, appassiamo anche noi.

sabato 20 marzo 2010

Comer...



"Il cibo sia la tua medicina
e la medicina sia il tuo cibo"

Ippocrate

domenica 14 marzo 2010

Che cosa c'è...



...non lo so.
Mi sento soffocare dal futuro incerto. Dalle pressioni.
Dagli eventi che mi aspettano.
Non ce la posso fare.

giovedì 4 marzo 2010

Lance Henson, a Tsitsistas...



Vi proprongo un componimento di Lance Henson, un Cheyenne. Anzi, uno Tsitsistas. E' cresciuto in Oklahoma, e gira Europa ed America per far conoscere la storia della sua popolazione.

Another song for America

driving west on ohio highway 76
just past the kent state turnoff

a soft rain begins

god damm you america
what have you done to your children

the wind speaks their names
anyway you breathe it

July 20, 1985/ September 3, 2000

Un altro canto per l'America

guidando verso ovest sulla statale 76 in ohio
appena superato il raccordo per la kent state

inizia una leggera pioggia

dio ti maledica america
cosa hai fatto ai tuoi figli

il ventpo pronuncia i loro nomi
in qualunque modo tu respiri

20 luglio 1985 / 3 settembre 2000


"[...] Credi a me, figlio mio,
quello che impari lo impari per te
e non per me.
...
La scienza è un tesoro, e chi l'ha non muore mai di fame."

Satyricon, Petronio, cap. 46.

martedì 2 marzo 2010

Talking about...





E pensare che uno così lo aspettavo da tutta una vita.
Uno che parla di futuro, che si guarda le riviste di cerco/compro casa. Che mi spiazza ogni volta con il suo "Amore, sai che in via... c'è una casa a tot. euro?".
So che per ora sono solo utopie.
Ma mi piace che lui ci stia pensando. Perchè io ci penso, ma non glielo dico.
Ho troppa paura del futuro, e troppe volte i miei desideri, seppur piccoli, sono sfumati.
Là cui ps di plomb (andare con i piedi di piombo), si dice qui in Friuli.

E nonostante ciò, la mia parte poetico-romantica prende il sopravvento.

Dopo una mattinata in piscina in cui l'istruttore ci ha fatto mo-ti-re, un pomeriggio caotico tra correre in università e fare la baby-sitter, ora mi tocca stare piantonata alla scrivania a studiare.
Salvo pausa cena e ovviamente Dr. House, che non si può perdere.
Poi mi aspettano ancora letture di testi e finalmente il letto.

Un po' più leggera nell'animo pensando che stiamo guardando verso lo stesso orizzonte.

lunedì 1 marzo 2010

E la luna bussò...


Lui al lavoro. finisce alle 10 e mi dice di raggiungerlo al cinema per vederci "che fine hanno fatto i Morgan?", con i miei adorati Hugh Grant e Sarah Jessica Parker.

torniamo a casa, ognuno con la propria macchina. Lui mi scorta fino a casa. Io scendo per aprire il cancello. Lui scende.
Mi viene incontro con un super sorriso e mi dà un bacio lì, in mezzo alla strada.

Ecco, sono le piccole cose a darmi la gioia di averl scelto.
Perchè quando meno me lo aspetto, mi ricorda quanto un amore possa sciogliere il ghiaccio nel mio cuore.
Un bacio, dolce, in mezzo alla strada, sotto un cielo limpido.
E la luna bussò, alle porte del mio cuore.