lunedì 26 luglio 2010

Portarsi dietro il passato...

L'incapacità, o meglio la non volontà della mente umana di lasciar andare il passato, è illustrata magnificamente nella storia dei due monaci zen, Tanzan ed Ekido, che stavano camminando lungo una strada molto fangosa dopo una forte pioggia. Vicino ad un villaggio, incontrarono una giovane donna che cercava di attraversare la strada, ma c'era così tanto fango che avrebbe rovinato il kimono di seta che indossava. Tanzan senza esitazione la prese in braccio e la portò dall'altra parte.
I monaci proseguirono in silenzio. Cinque ore dopo, nelle vicinanze del tempio che li avrebbe ospitati, Ekido non fu più capace di trattenersi. "Perchè hai portato quella ragazza al di là della strada?" chiese. "Si suppone che noi monaci non facciamo cose simili."
"Ho deposto la ragazza a terra ore fa" disse Tanzan. "Tu la stai ancora portando?"

Immaginate ora che vita farebbe qualcuno che vivesse come Ekido tutto il tempo, non essendo in grado o non volendo lasciar andare interamente le situazioni.

Che pesante fardello di passato si porta in giro nella mente!

Tratto da "Un Nuovo Mondo", Eckhart Tolle, pp. 120-121.

sabato 24 luglio 2010

Wind of change...



Quando decidiamo di vivere realmente, il mondo intorno cambia.
Le cose sono più luminose, i volti più sorridenti, si notano aspetti della vita che prima rimanevano nascosti.
Io spero di aver squarciato il mio velo di Maya, di aver almeno creato una fenditura in quella tela davanti agli occhi che non mi lasciava vedere.
Spesso quando si decide di cambiare, il nostro essere richiama alla mente quei pensieri insani che ci fanno male, quasi volessero impedire l’incamminarci verso una nuova vita.
Tra pochi giorni compirò 25 anni, e tutto mi è stato chiaro.
Non voglio continuare a non vivere, a stare ferma sulla stessa mattonella per impedirmi di scegliere, e perciò di sbagliare.
Gli errori devono essere tali: esperienze da cui imparare, e non colpe, per cui non c’è riscatto.
Il passato è passato. Non posso continuare a vivere con lo sguardo volto all’indietro.
Bisogna mettere un punto a tutto. Ai pensieri negativi in primis.
Oggi mi sono stati fatti i complimenti, e mentre una volta avrei reagito nasconsendomi dalla vergogna e dall’imbarazzo, oggi li ho accettati, e mi hanno fatto un gran bene.
Mi hanno fatto vedere che in me del bello c’è, qualcosa di cui gioire, anche se la prima reazione della mia mente è stata quella di mettere in discussione il complimento. Ma si sa, nessun cambiamento è semplice.
Sentirsi bene.
E’ una sensazione strana che non provavo da tempo, e dopo oggi, ho capito almeno qualcosina di quello di cui ho bisogno.
Ci vorrà molto impegno, ma credo di potercela fare.
Siamo venuti qui per vivere, e se sprechiamo tempo nell’inedia, nel girovagare in penseri poco costruttivi, se ci perdiamo in rabbia, invidia, tristezza, paura, le cose non cambieranno mai.
Certi, i momenti no esistono per tutti, e vanno vissuti per come sono.
Non reprimendoli, perchè prima o poi ritornano, trasformati forse in qualcosa di peggio.
Meglio accettarli, sentirli –come un fidato amico mi ha consigliato- e sbriciolare la paura della paura.
Un cammino duro, ma che devo intraprendere.

martedì 20 luglio 2010

Un nuovo mondo...



E' il libro di Eckhart Tolle, consigliatomi dalla prof.
Vi aprirà un mondo.
Vi farà rinascere.

Buona lettura.