mercoledì 26 ottobre 2011

Paolo Villaggio ed i friulani...

Tratto dal libro "Mi dichi" di Paolo Villaggio:

[...] i friulani, che per motivi alcolici non sono mai riusciti a esprimersi in italiano, parlano ancora una lingua fossile impressionante, hanno un alito come se al mattino avessero bevuto una tazza di merda e l’abitudine di ruttare violentemente.

Non ho parole.
E' come se io dicessi che i genovesi sono tirchi, ad essere buoni. Non si parla per stereotipi.

Non si offende un popolo sano e genuino, un popolo che lavora e che ha una sua dignità.
Anche su Facebook ho segnalato questa sua affermazione, commentandola in maniera poco positiva.

Non è degno di essere chiamato scrittore, non è degno di ottenere un ricavo dalla vendita di calunnie.

Siamo nel 2011, ma i pregiudizi sono sempre lì, davanti a noi.
Non voglio neanche difendere la mia terra: non ha bisogno di parole, i nostri fatti parlano da soli.

Non ho proprio parole.

lunedì 17 ottobre 2011

Indignata...

Indignata per i fatti incresciosi di Roma...
Per gente che NON sa manifestare, che non riesce a far sentire la propria voce senza per forza incendiare le macchine a persone innocenti, profanare chiese gettando a terra la statua della Madonna, prendendo a calci la porta di un edificio che si crede di uffici dello Stato, quando invece è abitato da famiglie di ufficiali.

Sono indignata, perchè se uno vuole manifestare e lo fa per far sentire i propri diritti, NON ha bisogno di coprirsi il volto.
Se ti copri il volto è perchè non vuoi essere riconosciuto, perchè sai che quello che stai facendo, non è positivo.

Ammiro il lavoro che hanno fatto le forze dell'ordine: son riusciti a non creare un altro mito "Giuliani", come a Genova.
Ne hanno prese tante, di botte, mentre guardo il reportage di "Terra!" su Canale 5.

Sono indignata perchè quei giovani, i black-block, hanno dei genitori, che forse non sapranno mai che i figli erano lì a fare casino, non a manifestare.
Scesi dai treni già armati di casco e manganelli, come hanno fatto vedere nei video.
Ragazzi senza cervello, uomini di mezza età senza intelligenza, privi della capacità di capire che la viokenza gratuita non porta a niente.

Sarei proprio curiosa di chiedere ad ognuno di quelli che era a manifestare, per cosa lo stesse facendo, cosa ci fosse in ballo e quale fosse la motivazione della sua "indignazione".
Credo che pochi sarebbero in grado di rispondere...

Possibile che solo in Italia ci deve essere questa gente??? Possibile che solo in Italia i giovani siano rappresentati solo da questa minoranza che proviene dalla maggior parte dai centri sociali?
Io non so cosa facciamo in quei centri, perchè non li ho mai frequentati...
Ma è questa la gente che un giorno governerà il mio futuro e quello dei miei figli?
Ammetto che ora non siamo messi meglio, ma di sicuro NON è questa la strada per la onvivenza serena in un paese moderno democratico.

Non ci sto. NO. No. NO.

martedì 11 ottobre 2011

Tener hambre...

E' così.
Sempre questa "fame" impossibile da soddisfare.
Riempire con altra acqua, un bicchiere che è già colmo.
Riempire un "buco" per diventare insensibile, per non sentire, per perdere qualsiasi contatto con quel corpo che non voglio vedere.
Uno specchio solo per il viso, mai a figura intera.

Io vorrei solo stare bene al mondo.
Smettere di macinare a mille pensieri su cibo, corpo e passato.
Vorrei solo mangiare un pezzetto di cioccolata e non sentirmi uno schifo.
Vorrei poter alzarmi la mattina ed inzuppare un frollino nel caffelatte, senza sentirmi gli occhi puntati addosso.
Perchè sì, so che la scelta migliore per me sarebbero una fetta biscottata,un po' di cornflakes o un frullato. So che se riprendessi in mano la dieta a Zona, starei meglio.
Il brutto è che SCELGO di non farlo.
Quasi a voler tenere in piedi il mio alibi. Avere un corpo da disprezzare per avere un capro espiatorio dei miei pensieri.
Avere una via di fuga per il non-amore per me stessa.
Nonostante io sia fortunata ad avere accanto una persona a cui piaccio così.

A volte mi chiedo come faccia a non vedermi... a non schifarsi per il mio stato...
Come faccia a dirmi che gli piaccio, che adoro la mia rotondità...

Ecco, affondo la mano nel pacchetto di chips.
E per un po', tutto tace.