mercoledì 6 giugno 2018

Volver...


Sono passati anni da quando ho postato il mio ultimo scritto qui nel blog.
In realtà non credevo nemmeno che fosse ancora attivo, ma qualcosa mi ha spinto a cercare e vedere se fosse ancora qui.
E c'è!

L'immagine parla da sola.


lunedì 26 agosto 2013

None, nonute me...

Ieri sera mia nonna è caduta e si è rotta il femore. Nulla di così grave, per fortuna: oggi son andata a trovarla , e nonostante sia un pochino spaesata dato che non è nel suo ambiente consueto, non ha perso il suo spirito.
Il fatto è che a 93 lei non è mai stata male, per cui sto trovando davvero difficile accettare questa piccola "scossa".
Ieri sera ho pianto come non mi capitava da tempo, non perché fossi disperata, ma perché ora che vivo per conto mio, ho molto tempo per pensare a diverse cose, tra queste anche al cerchio della vita.
Mia nonna è sempre vissuta con me, ci è stata vicina fin da quando io ed i miei fratelli siamo nati: oggi vederla lì nel suo letto d'ospedale, mi ha fatta commuovere. L'avrei voluta portare via, anche se so che non è possibile.
Avrei voluto portarla a casa, nella sua adorata cucina, per non farla sentire "fuori posto".
Odio vedere che un mio caro possa stare male... Preferirei stare male io.
Ora non ci tocca che aspettare l'operazione e la riabilitazione.
Auguri nonna di pronta guarigione: sei la mia guerriera e la mia roccia.

giovedì 21 marzo 2013

Senti nell'aria c'è già...

Periodo di ripresa.
Ricominciato a lavorare, il master procede anche se il lavoro mi risucchia un po' di energie e di tempo, ripreso ad allenarmi dopo lo stop forzato per lo stiramento e rinnovato slancio nel rapporto con il mio amore.
Direi che posso essere contenta. Chiaro, ho quasi timore di gioire, per la paura di perdere tutto, ma voglio rimanere positiva.
Non voglio lasciare che i brutti pensieri, i 'ma' e i 'se' prendano il sopravvento.
Aspettiamo e vediamo che succede.

mercoledì 27 febbraio 2013

Rebirth...

Come un'araba fenice, anche nelle situazioni peggiori, sento di avere la forza di rinascere. Anche quando tutto mi sembra spaventosamente finito.
Ho inizito un nuovo percorso per provare ad andare a fondo di un problema che mi porto dietro da una decina di anni: solo una seduta e, dopo il primo benessere, è stata una settimana d'inferno.
Probabilmente mi ha davvero smosso dentro, tanto da diventare "selvatica" con tutti quelli che mi stanno accanto, mio moroso compreso.
Sarà che il master mi toglie tutte le energie, sarà che venerdì ricomincio a lavorare ed ho paura di non riuscire a conciliare tutto, sarà che i continui piccoli infortuni nella pallavolo mi stanno fermando più del dovuto, ho paura di non farcela.
So che poi in qualche modo, come diceva Cocciante, "io rinaescerò", ma per ora lo sconforto è totale.


venerdì 15 febbraio 2013

Datato 23 luglio 2010. Quanto son cambiata!

Quando decidiamo di vivere realmente, il mondo intorno cambia.
Le cose sono più luminose, i volti più sorridenti, si notano aspetti della vita che prima rimanevano nascosti.
Io spero di aver squarciato il mio velo di Maya, di aver almeno creato una fenditura in quella tela davanti agli occhi che non mi lasciava vedere.
Spesso quando si decide di cambiare, il nostro essere richiama alla mente quei pensieri insani che ci fanno male, quasi volessero impedire l’incamminarci verso una nuova vita.
Tra pochi giorni compirò 25 anni, e tutto mi è stato chiaro.
Non voglio continuare a non vivere, a stare ferma sulla stessa mattonella per impedirmi di scegliere, e perciò di sbagliare.
Gli errori devono essere tali: esperienze da cui imparare, e non colpe, per cui non c’è riscatto.
Il passato è passato. Non posso continuare a vivere con lo sguardo volto all’indietro.
Bisogna mettere un punto a tutto. Ai pensieri negativi in primis.
Oggi mi sono stati fatti i complimenti, e mentre una volta avrei reagito nascondendomi dalla vergogna e dall’imbarazzo, oggi li ho accettati, e mi hanno fatto un gran bene.
Mi hanno fatto vedere che in me del bello c’è, qualcosa di cui gioire, anche se la prima reazione della mia mente è stata quella di mettere in discussione il complimento. Ma si sa, nessun cambiamento è semplice.
Sentirsi bene.
E’ una sensazione strana che non provavo da tempo, e dopo oggi, ho capito almeno qualcosina di quello di cui ho bisogno.
Ci vorrà molto impegno, ma credo di potercela fare.
Siamo venuti qui per vivere, e se sprechiamo tempo nell’inedia, nel girovagare in penseri poco costruttivi, se ci perdiamo in rabbia, invidia, tristezza, paura, le cose non cambieranno mai.
Certi, i momenti ‘no’ esistono per tutti, e vanno vissuti per come sono.
Non reprimendoli, perchè prima o poi ritornano, trasformati forse in qualcosa di peggio.
Meglio accettarli, sentirli –come un fidato amico mi ha consigliato- e sbriciolare la paura della paura.
Un cammino duro, ma che devo intraprendere.

mercoledì 6 febbraio 2013

Too much love will kill you...








Questa canzone, ascoltata ieri, mi ha emozionato molto. "Love of my life".
Mi sento così affranta e non so perchè. Malinconica, e non ne capisco il motivo.
Forse perchè mi sento sola. Senza stimoli. Senza un reale obiettivo da raggiungere.
Ci sono nodi irrisolti che ciclicamente rispuntano sul mio cammino per farmi inciampare.
Ormai non è più una questione di fisico. Sto abbandonando l'idea che potrò mai migliorare. E' come una tristezza dettata dalla consapevolezz di non poter mai essere come da piccola sognavo che sarei diventata.
In realtà mi manca un pezzo di vita. Dieci anni di cui non ricordo molto, e che hanno cancellato i miei ricordi del "prima".
Abbattuta. Questa è la parola di oggi.

martedì 5 febbraio 2013

Restarting...




Stasera provo quell'irrefrenabile voglia di andarmene che avevo qualche anno fa. Non so se sia dovuta alla pressione che sento in questo periodo, ma è così. Mi rendo conto che, per quanto io cerchi di migiorare, rimango fondamentalmente sempre la stessa.
Tra master, lavoro imminente, la squadra di pallavolo che mi ha chiesto di poterci essere sempre perchè contano su di me, una relazione amorosa che mi dà molto ma che so di trascurare, le amiche, i miei hobby accantonati, sento che mi sto smarrendo.
I giorni corrono tutti uguali, mi sveglio la mattina ed in un battito di ciglia e già sera. Di nuovo.
Vorrei potermene andare. Iniziare ad essere adulta ed indipendente.
Quando il mio moroso mi parla di casa, sono felice: non vedo l'ora di poterlo fare. Allo stesso tempo, però, sono triste, perchè io non ho tutta l afiducia nel futuro che ha lui e non sono nemmeno ottimista, ma questo di me, lo conoscevate già.
Stasera avrei voglia di vedermi uno di quei film romanticissimissimissimi e sdolcinati, di quelli di cui intuisci già la fine, ma che non ti frega quanto sia scontato; ti basta poter versre qualche lacrima e andare a nanna svuotata.
E' così che mi sento. Piena di un'energia che non trova sfogo e che ristagna, diventando tristezza, che poi mi fa ricorrere alla sfrenata ricerca di cibo.
Sono stanca. Sono stufa di essere un peso, di essere la persona fragile che ha bisogno di attenzioni.
Voglio diventare autonoma e non dover dipendere più dall'affetto di qualcuno.
Ecco. Sto tornando la vecchia me. Quella che alza muri. Che sta male. Ma non si lascia avvicinare.