domenica 29 giugno 2008
Ricominciare...
Ricominciare a fidarsi. Provare a rimettersi in gioco un'altra volta, anche se sai che dietro l'angolo ci può essere l'ennesima batosta.
Ricominciare a credere che le emozioni non mentono. E che se la tua mente cerca di contrastare qualcosa che senti, è solo perchè è incapace di ammettere di essere stata sconfitta.
Ricominciare a guardare dentro sè stessi. Vedere che qualcosa di bello ci può essere. Che tutte le sconfitte e i colpi incassati, ti hanno reso più forte.
Ricominciare ad ammettere di poter essere deboli. E non dover sempre giustificare al proprio giudizio ogni minima mancanza o piccola scivolata.
Ricominciare ad ammettere di poter aver bisogno di qualcuno. Senza temere di restare soli ancora. Senza la paura di chiedere, e di non ricevere risposta.
Ricominciare a volersi bene. E credere che qualcosa di bello può esserci anche per te. Che la vita non ha smesso di metterti alla prova, così che tu possa apprezzare sino in fondo le cose belle che ti offre.
Ricominciare a respirare. Profondamente, lasciando uscire i brutti pensieri, le preoccupazioni. Lasciando entrare aria nuova, pulita, tanto pura che a tratti ti può far girare la testa.
sabato 28 giugno 2008
Via_ Raf
venerdì 27 giugno 2008
Via di fuga...
Il benessere provato con la giornata al mare di ieri con Giulia, se n'era già andato la sera. Credo di aver sbagliato io a non aver apprezzato abbastanza la giornata che mi sono concessa via da tutto e da tutti.
Anche ora, c'è questa cosa che non mi lascia.
Sono ingrata, lo so. Ho molte cose per cui essere felice, ma oggi proprio non ci riesco.
Non riesco a togliermi dal petto questa pesantezza, questo senso do soffocamento... Tanti pensieri per la testa, desideri inespressi, voglia di poter essere me stessa al cento per cento senza tener conto dei giudizi altrui.
"La gente troverà sempre qualcosa per cui criticarti" e so, mia amata Giulia, che hai ragione. Ma nelle mie battaglie, spesso la mente vince. E nulla può il resto.
Mi limito in tutto... Non credo in me e questo so che non è bene. Nella vita si è soli, e prima si impara ad essere autonomi e forti delle proprie forze, prima si impara a stare a questo mondo. Io, più passa il tempo, più mi sento spaesata. So che il tempo stringe, so che dovrei decidermi a cercare di capire che voglio fare, chi voglio diventare, ma è come se riguardasse qualcun'altro.
Non mi piango addosso e non mi compatisco. Cerco di afre il punto per avere qualcosa da cui riprendere il lavoro su me. Io non voglio essere un'adulta insicura, un'adulta con rimpianti, un'adulta che non sa dove sta andando.
Come dicevo ieri a Giulia, alcune cose dell'infanzia o dell'adolescenza, per via del mio carattere e del destino, non le ho avute. E ieri ci siamo ritrovate a provare quasi invidia per gli adolescenti che vedevamo divertirsi in spiaggia. Io ho provato quasi un dolore. Perchè so che non è colpa di nessuno, e che il passato non si può cambiare. Ci si può solo costruire il presente.
E come mi ha detto Giulia, so che dovrei viverlo spensieratamente, con quella spensieratezza che forse non ho mai avuto. Perchè c'era sempre qualcosa che andava a turbare i miei pensieri. Penso troppo... questo è certo.
In questi momenti, quando mi prende così, vorrei solo mettermi a letto, chiudere gli occhi e lasciare che tutto passi. Ma l'ho già fatto in passato e so che non funziona. Al risveglio trovi tutto ciò da cui volevi scappare, lì, seduto davanti a te, che ti aspetta tranquillo.
Nemmeno fuggire altrove serve, perchè mentre sei via stai abbastanza bene, ma quando torni, tutto t'investe come prima.
Posso solo armarmi di volontà, pazienza e coraggio per sciogliere, uno dopo l'altro, ogni nodo che sento stringere...
E pensare che non merito molto non mi aiuta. Però questi pensieri a volte sono più forti della mia volontà di sorridere.
E' più difficile essere felici. La posta in gioco è alta, e basta poco a minare la serenità. Ci vuole impegno continuo, costante. Io non so se ne sono capace. A lungo.
Non so se sono capace di amare uan persona, visto che anche con me non faccio un gran buon lavoro. Come poter condividere sè stessi con qualcuno, se non lo si fa nemmeno per sè?
Come lasciare che qualcuno abbatta le proprie difese, se non si ha il coraggio di accettare sè stessi?
Come permettere alla gioia di una bella parola, detta al momento giusto, di sciogliere un po' di quel ghiaccio che si può avere attorno al cuore?
Come lasciarsi andare?
Io non so come si fa. Non credo di essere fatta per queste cose. Credo di dover avere ancora molta strada da fare. E di essere ancora molto lontana da un qualche traguardo.
Dove sentirsi davvero liberi, pieni di orgoglio per come si è. Amati.
_L'attesa_ LDR
dal mio cuore, dai giornali, da chi vuole fottermi
i miei pensieri van da soli infatti solo solo aspetto te
averti accanto o non averti affatto ormai più o meno è simile
brucia e taglia questo inchiostro la mia testa non è sazia mai
pazzo cuore maledetto fermati o così ti perderai
le mie mani da folle saltimbanco, imprenditore dei miei guai
ora di tutto questo amore che ti porti cosa ne farai.
Lo voglio dare a lei che mo ha ridato un senso
farlo bene fino in fondo e amarla come vorrei
ci voglio costruire tutto quello che di buono nella mia vita potrò fare
e dedicarlo a lei
ne spargerei un pò sulle teste di ogni bimbo
perchè è loro questo mondo e voglio che ridano
e una piccola parte la darò a chi non sa amare e lo guarirò
e se mai tornassi amore sappi che non c'è disordine
tutto è a posto e adesso splende ovunque proprio come piace a te
per caso sai dove ti ho persa? Manda un segno da ricorrere
pensa a un bel colore, pensami più forte, pensami con te
ali di gabbiano, scarpe nuove, visto della polizia,
rotta verso sud, profumo di marocco casa di wadia
e voglio respirare a fondo il mare canterò e mi sentirai
e voglio chiedermi di tutto questo amore cosa ne farai...
Lo voglio dare a lei che mi ha ridato il senso
farlo bene fino in fondo e amarla come vorrei
ci voglio costruire tutti quello che di buono nella vita potrò fare
e dedicarlo a lei
ne spargerei un pò sulle teste di ogni bimbo
perchè è loro questo mondo e voglio che ridano
e una piccola parte la darò a chi non sa amare e lo guarirò
lo voglio dare a lei che mi ha ridato un senso
farlo bene fino in fondo e amarla come vorrei
ci voglio costruire tutto quello che di buono nella vita potrò fare
e dedicarlo a lei
ne spargerei un pò sulle teste di ogni bumbo
perchè è loro questo mondo e voglio che ridano
e una piccola parte la darò a chi non sa amare..
e una piccola parte la darò a chi non sa amare e lo guarirò
giovedì 26 giugno 2008
Fragole, ciliegie e miele...
mercoledì 25 giugno 2008
Per gentile concessione...
Altre, invece, ce le ritroviamo ogni notte ai piedi del letto,
che ci guardano dormire, anche quando non ci sono più.
E magari da un bel po'.
Certe donne, poi, ci hanno scavato dentro
come un uomo non potrebbe mai e poi mai scavare in una donna.
Perché, certe donne, sono qualcosa di imprescindibile.
Certe donne, con le braccia scoperte, ci richiamano infanzia.
Che a guardarle da dietro sembrano non finire mai.
Che noi, in certi occhi così profondi, ci si perde come bambini.
Anche se poi, non lo ammettiamo mai.
Certe donne sono il primo pensiero di ogni giorno,
anche se poi è un giorno fottuto.
Che quando le cose vanno male le chiamiamo per nome
e le amiamo per come sono. Loro, non noi.
Che, quando arriva la sera, è sempre meno male che arriva la sera.
Certe donne, ad abbracciarle, ci si sente rinati.
Con quel profumo naturale che scende dal collo.
Lo stesso profumo che poi ci perseguita, quando non sono con noi
e ci fa impazzire quando non sono più con noi.
Certe donne, per motivi che a noi sfuggono sempre,
accettano in modo silenzioso e spontaneo
difare un pezzo di strada con noi.
E poi, quando se ne vanno, per noi niente è più come prima.
Certe donne, a guardarle bene,
le sposeresti al primo bacio e al primo abbraccio.
Poi, quando ci fai all'amore,
preghi ogni santo che non ti faccia cambiare mai
.Che quando poi l'abitudine viene
c'è qualcosa che sviene ma, quando poi siete lontane,
non ci fate dormire più.
Così mi disse l’amico mio
Ed io ribattei a mia volta:“Le donne sono sogni
che si sognano più di una volta;
sono profumi che torneranno alle narici, alla memoria
lasciandoci ancora storditi come all’inizio di ogni storia.
Le donne sono grammatica, punteggiatura del nostro romanzo,
sorriso intrigante di una cena
risata squillante dell’ora di pranzo.
Le donne sono un rifugio
Dove non c’è sofferenza e paura
Fatto di abbracci e carezze gentili
Dove scordiamo qualunque sventura;
spesso sono anche dolore
unghie sull’anima lacerata
parole taglienti sui nostri sogni,
fiori recisi da lama affilata.
Le donne sono il nostro destino
Il tutto ed il niente dell’esistenza,
tasselli di un solo mosaico,
voci silenti della coscienza.
Le donne sono sguardi leggeri
a scardinare la resistenza rimasta,
loro tutto questo lo sanno
ed a noi, in fondo, ci basta”.
Così caldo già alle 7???
martedì 24 giugno 2008
Heavy on my heart...
Disillusa. Non riesco a credere che l'amore possa esserci davvero. Non riesco a credere a qualcuno che dice di volere me, per come sono. Di volermi amare, di volermi far sentire bellissima. Non riesco a credere a tutto questo.
Nonostante le mie piccole vittorie col cibo, con la bilancia, l'insicurezza resta. Ho fatto passi da gigante, questo lo so. Ma l'autonomia è ancora lontana.
E per restare in tema di gruppo di self-help, dico alle coraggiose che come me stanno cercando di diventare le persone che hanno scelto di voler essere, la strada è dura.
Se pensate che il vostro problema di insicurezza sia dato solo dal vostro apsetto fisico, sbagliate. Io vedo come non basti lavorare solo sul proprio "involucro", ma anche sulla propria interiorità. Con qualche chilo in meno, probabilmente attirerete degli sguardi, che magari attiravate anche prima, ma che non notavate.
Io trovo molto difficile stare al centro dell'attenzione di qualcuno, che sia una persona che conosco o lo sguardo di uno sconosciuto che incontro per strada. Io mi faccio in mille, cerco di fare al meglio quello che so fare o mi chiedono di fare, quando però mi dicono che sono stata brava o mi fanno i complimenti, è come se appoggiassi su di me un alettone che fa scivolare via tutto.
L'altra sera ero a casa di un mio amico e sua madre, mi dice, vedendomi "Ma che bella che sei!".
Io so che lei lo ha detto perchè è quello che crede, ma io non sono riuscita a crederlo. Non so come fare. Non sento sinceri i complimenti. Tanto che poi mi stava iniziando un piccolo attacco di panico che sono riuscita a controllare, con tanta tanta fatica.
Pensare che c'è qualcuno che ti vuole amare, che vuole renderti forte, che vuole sostenerti e condividere con te il tuo ondo mi lascia senza parole.
Io ho sempre scelto amori sbagliati, così da ritrovarmi poi col cuore a pezzi e sogni infranti. So gestire solo gli amori malati, senza equilibrio, dove sono io ad inseguire l'altro fino a rendermi ridicola. So che non sono amori veri, però l'unica a starci male sono stata io. Ed ora non so come sia un amore pulito. Un amore che può nascere dalle piccole cose, da gesti veri, e non da passioni travolgenti che tolgono lucidità e dignità.
Così sono qui, davanti allo schermo, a condividere qualcosa di mio, dopo molto che non lo facevo. Qualcosa di cui spero vi prendiate cura, e di cui possiate aver rispetto. Perchè su questo mi sento davvero fragile. Volevo condividere queste idee, questa convinzione di non poter trovare un amore come quello che lega i miei genitori. La convinzione che piano piano prende forma in me che forse è meglio saper stare da soli. Triste forse per alcuni, ma molto meno doloroso che esser poi lasciati.
Le esperienze del passato mi bloccano, mi fanno avere ancora problemi col mio corpo, mi fanno credere che non ci possa essere un interesse VERO per la mia persona; ed anche se so che passato è passato, purtroppo io sono fatta anche di quello.
Non vivo più con lo sguardo rivolto all'indietro, ma so che almeno una volta al giorno si presenta. Mi tiene testa. E prima di andarsene mi lascia il suo conto.
Così tutto quello che di nuovo e fresco ci può essere, viene scartato a priori per la paura del giudizio degli altri, per la paura che finisca, per la paura di rendersi vulnerabili, per il timore di non piacere mostrando la propria anima nuda all'altra persona.
Pensieri pesanti, che mi soffocano. Ieri alla cena con i miei santoli, abbiamo visto le foto della laurea di mio fratello.
Mi sono vista, e il mio cuore è stato sommerso da un altro strato di cemento che non so se riuscirò a scalfire. Non mi piacevo. Ero troppo tutto, rispetto alle altre. E questo mi fa capire come io sia ancora lontana dalla serenità con me stessa. Tutte le altre hanno ricevuto apprezzamenti, perchè sono davvero belle ragazze e li avrei fatti anche io. ùQuando poi mi sono sentita dire "Chiara, anche tu eri bella", con quel tono come per dire "ah, cavolo c'eri anche tu, aspetta che dico anche qualcosa su di te"... Mi ha fatto male. Mi ha fatto capire quanto ancora ci sia da lavorare. Non per gli altri, ma per me. Perchè prima di quella frase, io avevo pensato alla stessa cosa.
Forse sono il mio giudice più spietato. Ma io devo vivere con me. E non voglio stare male. Voglio vivere bene. Senza fissazioni. Con amore per me stessa. Per riuscire a farmi amare come sono. Per riuscire a donare tutto il mio amore.
Per Le Mie Mani (Luca Dirisio)
Basta coi tuoi sogni
libera il tuo cuore
da quelle paure
che non ti fanno vivere.
Serve più calore,
basta col dolore
che ti toglie il sonno e l'anima
Per poter provare
tutta l'emozione
per donare amore e riceverlo
guarda che ci sono
sono qui vicino a te, a te
E anche se non puoi
anche se non mi vuoi
io non forzerò
quello che sei non si può scrivere
è troppo forte, più grande di me
ma nella mia mente
per le mie mani
resti comunque
la cosa più bella che c'è.
Quando senti il cuore
che fa quel che vuole
quando un giorno muore e non sei qui
Ho bisogno ancora
delle tue parole
della sensazione più semplice
Ora che sto bene
che dormiamo insieme
e la notte vola vicino a te
non so respirare
se tu non respiri su di me.
E anche se non puoi
anche se non mi vuoi
io non forzerò
quello che sei non si può scrivere
è troppo forte, più grande di me
ma nella mia mente
per le mie mani
resti comunque
la cosa più bella che c'è.
E anche se non puoi
anche se non mi vuoi
io non forzerò
quello che sei non si può scrivere
è troppo forte, più grande di me
ma nella mia mente
per le mie mani
resti comunque la cosa più bella che c'è
Ma quanto ho lavorato?
lunedì 23 giugno 2008
venerdì 20 giugno 2008
It's time to be a big girl now... Alla "dolce" Chantilly...
Poi a marzo è scattato qualcosa in me. Grazie ai risultati visti su mia cugina e suo marito, ho letto il libro che mi ha consigliato "Più belle con la zona", di Gigliola Braga. E' la famosa dieta a Zona, di cui avevo sentito parlare, ma in cui non credevo perchè pensavo fosse l'ennesima cavolata.
Non è una dieta, ma un modo diverso di mangiare, che si basa sul mantenere stabile il livello di zuccheri nel sangue... Abbinato ovviamente a qualche corsetta o un po' di addominali.
Io ho paura perfino a scriverlo, per il terrore di mollare, anche se credo di non essere mai stata così contenta di me stessa come ora.
Ho iniziato a marzo, e sono a quota 9... Ero una barca, mi ero davvero lasciata andare e non è giusto. Non posso farmi del male perchè sento dolore. Già c'è quello. E poi sentirsi grassi porta a mangiare ancora di più ed il circolo vizioso non si interrompe...
L'uomo volante...
mercoledì 18 giugno 2008
Domani grande evento!!!
Domani mio fratello si laurea, e sono emozionata!
E come al solito, mi sento come la chioccia col suo pulcino, quando le vede muovere i primi passi.
Ho fatto il buffet per domani, circa 60 persone, e inizio ad essere un po' stanca, ma c'è ancora un mucchio di roba da fare... Devo anche andare a consegnare le ultime foto stampate su carta fotografica da me medesima (la mia lotta con la tecnologia va avanti =P ) all'amica che ha scritto materilamnete il cartellone.
Domattina sveglia presto cari miei...preparare i tavoli fuori, finire le ultime cose ecc ecc... non so quanta gente conosce mio fratello cavolo! Tutti i gruppi di cui fa parte domani ci saranno....aiuto!
Intanto per la prima volta nella mia vita mi sembra che non mi sto facendo prendere dal panico.
Gli alpini, che conosce mi o padre, di un paese qui vicino, sono venuti ad aiutarci a montare un mini tendone così almeno domani siamo coperti.
Spero che sia tutto buoni... Ho fatto cose da consumare così, in piedi, a buffet, coome tramezzini, i rotoli di pan carrè variamente farciti, olive e wurstel avvolti in pasta sfoglia, tagliato tutto per le bruschette, ho fatto il sorbetto alla pesca, bocconcini di mozzarella conditi...mah...dite una preghierina per me affinchè vada tutto bene....
Anche se mi sa che domani piove.......perchè metto la gonna!
lunedì 16 giugno 2008
Don't let me go away...
Oggi è una giornata strana.
Il tempo fuori non è dei migliori, qui piove, e dopo aver svolto le incombenze per mia madre, ovvero la spesa grossa per giovedì, per la laurea di mio fratello, ora mi concedo qualche minuto al pc.
Scrivere mi aiuta a focalizzare, a capire che c'è sotto l'inquietudine che a volte mi prende ancora, mi coglie di sorpresa, lasciandomi questa sensazione di irrisolto, che non ha capo nè coda finchè non lo sviscero ben bene e capisco da che deriva.
Stare da soli è facile, è quello che mi viene meglio. Con me ci so stare, non sempre bene, ma ci so stare. Mi so sopportare, sto imparando a gestirmi e pian pianino a trovare anche un equilibrio.
Quant'è difficile per me stare con gli altri, e stare con una persona sola. E' come se non volessi far vedere quello che son veramente, questo miscuglio di paura, pensieri e timori che da sempre son con me.
Ho paura del giudizio della gente, temo che per cose passate possa pensare che in fondo non mi merito molto. Quando so benissimo che questi pensieri li produce la mia mente. Giudicante. Spietata. Che non lascia diritto di replica. Che condanna "me".
Trovare chi ti legge dentro, chi ti conosce bene tanto da sapere che pensi, tanto da conoscere i giochetti mentali che metti in atto quando hai paura, è difficile.
Eppure, non sempre quando si incrocia il cammino di questa persona, le cose possono andare a lieto fine. Per la paura di "scoprirsi", di poter essere vulnerabili, di vedersi esposti e privi di difese. E' vero che è meglio rischiare, vivere le emozioni, piuttosto che privarsi di esse, ma quando nella propria esperienza si è stati molto male, difficilmente ci si può fidare ancora... ed ancora... ed ancora...
Così quando arriva una persona che ti può far stare bene, non riesci a metterti in gioco. Non riesci più a rischiare. Diventi quasi di ghiaccio, quando tu sei sempre stato l'opposto.
Non riesci a credere a parole stupende, a messaggi sinceri, a emozioni vere. Perchè è come se il tuo metro di valutazione non avesse più parametri, punti di riferimento e non riuscissi a capire se chi sta dall'altra parte sta mentendo o è davvero sincero.
Timore di avere qualcosa per sè, di non potersi più nascondere dietro il proprio essere troppo così o troppo cosà e lamentarsi di non avere mai ciò che si desidera. Timore del fallimento, di perdere poi ugualmente la persona a cui vuoi davvero bene.
Non riesco ad uscire da questo circolo, nonostante lo scrivere. Non vedo una soluzione positiva, anzi più che soluzione, un comportamento buono.
E nessuno può decidere per te. Nessuno ti può dire "Se fai così è giusto; se fai in quest'altro odo sbagli". Solo tu puoi decidere del tuo futuro. E non so perchè, io non riesco a dire sì a qualcosa che mi fa stare bene, per paura di non poterla avere a lungo, e di stare male di nuovo "in assenza".
Così, decido per la non-felicità. Per il non vivere dei bei momenti. Perchè penso di non meritarmeli. Perchè la mia testolina crede di dover ancora "recuperare", e nemeno le parole più dolci riescono a scalfire questo muro.
Le altre persone che si sono avvicinate al mio cuore, lo hanno sempre calpestato, anche se credo di aver scelto io di lasciarmelo calpestare. Di aver scelto persone per cui stare male, così da avere un movente per non prendere sotto le mie ali la ventata giusta, per farmi portare lontano.
Prima di incasinare la vita a qualcuno, devo mettere in ordine la mia. Qualche passetto avanti l'ho fatto, ma non è abbastanza. Perchè ogni volta c'è qualcosa che mi fa vacillare. Sempre meno, ma non sono ancora salda. Non posso ancora togliere le rotelline alla mia bici e correre da sola.
Sono "grande", ma estremamente piccola. Impreparata. Inesperta. Spaventata.
domenica 15 giugno 2008
Piantagioni di spezie...
vedi tutto è più bello ma non so se poi morirò
sentili tutti parlano bene di noi
sembra che il mondo intero la pensi come noi
oggi sì domani no
non svegliarmi soffrirò
il tempo con le sue ali
l'ho visto lui è stato qui
dicono che sognare non ci servirà
che sono tutti più forti e che Dio poi ci punirà
ma perchè i bigotti ce l'hanno con noi
noi che viviamo d'amore di pace e di stenti
non cerchiamo quello che
può comprarsi o toccare
noi cerchiamo l'immenso tutto ciò che non si può
non ho mai, mai pensato a quel che sarò
vivrò quello che posso
poi il resto io lo regalerò
certo è che non va tutto bene perchè
troppa gente sta male e il potere non sente
piantagioni di spezie dove il tempo si perde
è lì che nasce e che cresce la voglia di vivere
è lì che nasce e che cresce la voglia di vivere
è lì che nasce e che cresce la voglia di vivere
_Luca Dirisio_
giovedì 12 giugno 2008
...
Smetti di credere di avere dei doveri verso gli altri,
Degli altri puoi avere solo pietà, che sembra poco,
Il tempo poi, tu lo sai, svela man mano l’illusione di tutto,
Sopporta tutto, come l’uomo da milioni di anni e la terra da miliardi.
Non sfuggirai in nulla l’amarezza della vita, l’impossibilità dell’esistenza,
Invece tendi solo a sputare fiele e ti compiaci anche di essere così velenoso,
D’altra parte, cosa cambia in te, in quell’angolo di te, che tu sia qui o altrove?
Che tu dorma o vegli, che tu soffra o meno, che tu sia ricco o povero,
Nulla, assolutamente nulla, tranne la possibilità della tua apertura verso tutti ciò che è.
Disàrmati, accetta questa tua esistenza così com’è, perché, anche se fosse migliore,
Ed infine ricorda che le sofferenze degli altri sono le tue sofferenze,
mercoledì 11 giugno 2008
Fatta!
Un'agonia l'attesa, come sempre per me, con tanto di mal di pancia e corsette al bagno ogni due per tre per arrivare lì e lasciare solo qualche minimo segno del mio passaggio....ihihihihihi....che pazza!
Mi sento più leggera, ma allo stesso tempo stanca morta, e il mio 27 anche se è un buon voto, mi ha lasciato una sensazione di delusione..... Mamma mia, non raggiungerò mai le mie aspettative! Forse mi chiedo troppo!
Contando che l'esame era in spagnolo dovrei essere felice, invece no, figurarsi se la signorina Chiara si accontenta....mah......
Sono fatta proprio coi piedi!
martedì 10 giugno 2008
Un meme...
Le regole sono le solite: citare il blog dal quale lo avete ricevuto ed inviare ad altri.
Compleanno
3 agosto... Leone, anche se non sempre mi ci ritrovo. Di sicuro la chioma leonina c'è, soprattutto appena finito di asciugarli col phon!
Tatuaggi
Mi piacerebbe averne uno, subito alla fine della schiena, un posto dove, ingrassando o dimagrendo di sicuro nonsi sforma. Andrebbe bene anche dietro la spalla destra. Vorrei fosse un simbolo tribale.
Piercing
Quelli no, però mi piacciono molto sugli uomini, al sopracciglio, nella parte alta dell'orecchio, o sulla lingua.
Ti fidi dei tuoi amici?
Sì, anche se non è tanto ovvio per me. A volte, dubitando di me stessa, dubito anche di loro. Ma loro si rivelano veri Amici, e finisce che io ritorno in me e lascio perdere le paturnie.
Colore preferito
Il nero, lo metterei sempre. Preferisco colpire la mia attenzione con un dettaglio colorato nell'abbigliamento o nell'accessorio.
Suono preferito
Il rumore della pioggia quando io sono tra le mie coperte al calduccio, la legna che arde, la voce di Bono, il rumore mentre giro le pagine di un quaderno scritto fitto fitto.
Odore preferito
Quello della mia mamma che sente nei suoi vestiti, l'odore del cibo alla griglia, il profumo delle persone a me care.
sapore preferito
tutti!
stagione preferita
l’autunno e la primavera: non fa troppo caldo nè troppo freddo e ci si può godere lo spazio all'aperto
difetto che odi di più
falsità
qualità che preferisci
delicatezza d'animo
In una persona non deve mai mancare
il rispetto
Che personaggio storico vorresti incontrare
Hitler, ho molte cose che vorrei chiedergli
Che personaggio avresti voluto essere
Jane Austen
Di cosa hai più paura?
Di non riuscire a trovare la mia strada, e di perdere le persone care
Hai qualche fobia?
Fobia fobia no, mi fanno schifo i ragni e affini
Ti piace il tuo lavoro?
Studiare? sì!
Se potessi fare qualsiasi lavoro, cosa sceglieresti?
L'insegnante
Da piccolo/a cosa volevi fare?
La maestra, la strega, la parrucchiera
Doccia al mattino o alla sera?
La sera... ritempra lo spirito e il corpo, altro che RedBull
La vacanza ideale?
Qualsiasi purchè sia vacanza
Un posto che vorresti
La Spagna
Un detto o un proverbio
Chi ben comincia è a metà dell'opera
Un emozione forte
ricevere un abbraccio inaspettato
No me duelen las muelas, no, no, no...
Giornata di studio anche oggi, poi alle 11 il mio beneamato dentista. In teoria mi deve solo "curare" un dente, ma visto che anche l'altra volta pensavo così e poi sono uscita con tanto dolore in meno e senza un dente del giudizio, finchè non sarò uscita da là, non mi sbilancio.
non mi spaventa il dentista, più che altro il conto, ma credo come a tutti.
Poi via di corsa in università che devo incontrare una mia compagna, a cui devo dare delle fotocopie di miei appunti e farmi ridare un libro di Osho.
Poi di nuovo a casa e via sotto con lo studio... PEr fortuna domani ho l'esame nel pomeriggio, così ho ancora una mattinata di tempo.
Mi prende sempre male, non lo so io... Ormai non è il primo esame che faccio, ma i sintomi sono sempre quelli: doloretti allo stomaco, continuo stato d'allerta -manco stessi rubando-, faccio le cose a mille all'ora per aver tempo di sedermi tra i libri.
Non sono una secchiona, sia chiaro. Voglio solo cercare di fare le cose bene.
Se poi ci mettete la necessità di aiutare in casa, che più che casa direi "caserma", eccomi qui.
Almeno so che mercoledì finalmente mi vedrò il mio "Sex&theCity" e non vedo l'ora!!!!!!
Giuly, mi è dispiaciuto un sacco non esserci stata l'altra sera!!! Volevo vedere il filmino delle nozze, e magari conoscere il testimone....ihihihihihihihihihihihih....sono la solita....uahuahuahuahauhauahuaauhauahuah
La canzone "Canzone" di Vasco non l'avevo mai sentita, ma la trovo molto bella. Anche a me l'ultimo Vasco non piace, preferisco quello datato, quello genuino, ma è vero anche che quando passano i concerti per tv, mi viene la pelle d'oca dall'emozione.
Ora vado, se no qui a forza di ciarlare, l amattinata se ne và.
Besitos a todo, stasera uscite e bevete un mojitino anche per me!
domenica 8 giugno 2008
Vida de estudiante...
Sulle note di "Una canzone d'amore" dei miei adorati 883 old-style, cerco di schiarimi le idee...
E' un momento strano della mia vita. Proprio ieri ho trovato delle lettere di fine 2007 che dovevo spedire a Giuly, e che le farò avere... Mamma mia quanto sono cresciuta da allora...
Sono cambiata molto ed è come se avessi visto un'altra me.
Qualche cosa ancora è rimasto, quelle cose negative che non riesco a sradicare, ma alla fine ho capito che si deve solo imparare ad accettarle, accoglierle dentro di noi e trasformarle in qualcosa di positivo. Cercare la spinta giusta, il pensiero positivo, l'amore che ti può aiutare a vivere davvero.
Forse Giuly sa di cosa sto parlando... Quando conosci le persone giuste non vorresti mai fartele scappare, ma non sempre forse abbiamo il coraggio di pretendere qualcosa dalla vita.
Io forse chiedo poco. Anzi, forse dovrei dire che mi prendo poco. Penso sempre di non meritare abbastanza, di non essere "degna" di avere qualcosa per me. E non so da cosa questo derivi.
Il mio "cammino" è duro, e non sempre trovo cose piacevoli, ma sono quelle che mi hanno portato ad essere quello che sono.
Ora il passo avanti da fare è quello di capire cosa voglio diventare veramente. So che fino a che l'equilibrio non sarà costante, questo non potrà succedere, ma aver raggiunto un buon livello di autonomia ed equilibrio in ceret cose, mi rende orgogliosa dei piccoli progressi fatti.
A volte vorrei poter tornare indietro per fare le cose in modo diverso, ma non si può.
Quello che ho imparato è di costruire bene il presente, di fare le cose che sento di fare, per non avere rimpianti, e non vivere costantemente con lo sguardo al passato.
Non si può piangere sul latte versato, per cui costruire un buon presente, aiuta a prepararsi al buon futuro e ad avere un passato che sarà piacevole ricordare.
Ora vado a preparare la cena per me e la mia abuelita; siamo a casa da sole perchè i miei sono a Modena ad una gita di paese, mio fratellino ad un corso animatori per l'oratorio e quello grande ad un torneo di calcio, of course.
Besitos a todos!!!!!!!
Dopo cena all'insegna della letteratura spagnola....esame..... Paiiiiuuuraaaaaa
sabato 7 giugno 2008
Tanti auguriii a teeee.....
Le ho regalato un profumo al cedro ch qualche mese fa avevamo visto all'erboristeria e credo proprio che le sia piaciuto.
Adesso di corsa a prendere la mia amica che domani riparte per l'erasmus: andiamo a prendere qualcosa in gelateria insieme agli altri, ma per me solo frullato o granita (rigorosamente con la cannuccia) perchè ieri quello che doveva essere un "ma sì, dobbiamo solo incapsularlo" si è trasformato in un'estrazione del dente del giudizio... E' il secondo in due anni, e di giudizio ne ho guadagnato... Che significhi qualcosa??????
giovedì 5 giugno 2008
Come un velo...
Ogni minima cosa mi delude, e perdo la capacità "di sorridere, e ridere dei guai".
Era tanto che non mi capitava, ma ieri sera proprio ero in crisi. Con me stessa, per il mio vivere, il mio futuro, poi questa serie di consigli dispensati, per situazioni sempre strane...
Forse nemmeno tanto strane... Questa è la vita: se fosse un cammino semplice e sempre in discesa, non si sarebbero sprecati fiumi d'inchiostro per pagine e pagine di letteratura sui tormenti e le passioni umane.
E' stato un pianto liberatorio, non riuscivo a dormire, non so perchè. E' nato per caso, quasi avesse paura di disturbare, ma poi è diventato forte nel suo essere impetuoso, e finchè era necessario, non ha pensato di smettere. Come un dolore in mezzo al petto, come qualcosa di soffocato, di inespresso. Credo comunque mi abbia fatto bene, perchè ogni volta mi evolvo in qualcosa di diverso.
Continuo il mio cammino intrapreso più di un anno fa ormai. i miglioramenti sono indubbi, anzi più che miglioramenti direi evoluzioni. ùperchè io sono anche quella che sono stata nel passato. Magari non mi piacevo, non ero come mi sarei voluta, ma quel passato fa parte di me. A volte riesco ad accettarlo, la maggior parte delle volte direi. Le altre, seppur in numero minore, mìnano in qualche modo la serenità e la nicchia che cerco di ricavare per me, "in questo pazzo pazzo mondo".
Ora vado a studiare, dopo le ripetizioni. Un bacio a tutti voi, vi volgio bene.