mercoledì 13 agosto 2008
Apro le mie mani...
Non mi va di stare a spiegarvi tutto...
Però stasera, quella che era iniziata come una bella giornata, si sta un pochino rabbuiando, per via di una discussione con una mia amica.
Che non si sta comportando bene con il moroso. A cui ho fatto presente la mia idea. Questa volta forse in modo diverso. Meno accondiscendente. Più categorico.
Ma non posso mentire alla persona che amo. Non posso dire di non sapere che una persona esterna viene nel suo appartamento che ci presta, dopo avermi espressamente chiesto di non far entrare nessuno oltre noi.
Non posso fare a meno di sentirmi ingiusta, favorendo situazioni in cui queste due persone si possono vedere, visto che la lei in questione è fidanzata. E sta mettendo a posto casa. Ed ha coinvolto gli amici in questo.
Se non fossi stata sua amica, come lei ha detto, chi me lo avrebbe fatto fare oggi pomeriggio di andare alle 3 e mezza col fiorino di mio padre, ad aiutarla a liberarsi di mobili da gettare in discarica?
Fa male sentirsi dire così. Lei mi ha detto che non ne abbiamo parlato come facciamo sempre, e che sono arrivata là con pregiudizi e senza darle modo di spiegare. Quando è stata lei a dirmi che non riusciva a spiegarsi...
Ma non è questo che mi fa male, no.
E' la reazione che ha avuto ieri, dopo la telefonata della proprietaria dell'appartamentino, nonchè sua santola, che le diceva tra una cosa e l'altra che non voleva nessuno oltre a noi. Poi la mia amica mi manda un sms, dicendomi di lasciar perdere. Io mi comporto di conseguenza e disdico per Grado.
Oggi, come niente fosse, mi ha detto che giovedì sera si parte.... Le dico che ormai ho disdetto...
Oggi quando ci vediamo mi fa "Ma perchè? Ieri sera non ti ho mica risposto" -alla mia domanda se quella di lasciar perdere fosse la sua decisione-
Io mi sono sentita di fare così, di disdire, perchè lei non mi rispondeva più, e fare questi giochetti con le cose delle altre persone non mi piace. Fosse stato mio l'appartamentino non avrei avuto problemi, ma avendo chiesto un piacere, non ci sono stata.
Ma non è questo ancora, no. Quello che mi ha fatto preoccupare è stato il panico che le ha preso. Per il fatto di non poter fare un po' come le pare. E il fatto di dire di lasciar perdere, mi ha fatta sentire come messa da parte. Come se l'andare a Grado con dei "paletti" non le andasse bene, come se la mia presenza fosse una giustificazione al fatto che poi questo suo amico l'avrebbe potuta raggiungere.
E' tutto il giorno che ci penso, così come ieri.
E anche il mio caro amico mal di stomaco è arrivato a tenermi compagnia. Perchè odio litigare. Odio essere messa in mezzo a questioni non mie, ma se un mio amico non si comporta bene, io non voglio che cambi; come amica credo che debba sapere come la penso.
Che gli piaccia o meno sentire ciò che ho da dire.
Mi sentirei falsa dire "Hai ragione" e pensare dentro me che non si sta comportando bene. Non nel modo giusto, perchè non sono nessuno per dire cosa sia sbagliato o meno per gli altri. A malapena lo so per me.
Però so che non riesco più a mentire. Non mi viene. E non voglio che questa cosa che tengo con timore tra le mani si rovini perchè inizia già con la mancanza di sincerità.
E se significherà mettere in discussione un'amicizia, lo farò.
Perchè ho le mie idee. Non ripeto quelle di nessuno, è solo cambiato il mio modo di esporle.
Ieri mi sono spaventata molto per lei, ed oggi la mia reazione è diversa proprio per questo. Perchè come le ho detto, io voglio il suo bene. Che non so dove sta, ma che di sicuro quello che sta facendo non è bene.
Ingigantirò tutto, come lei mi ha detto, ma so quello che sento. Avverto quello che lei prova e che prova anche lui. Si vede, e mi può dire mille volte di stare tranquilla, che tranquilla non ci so stare.
Vedremo come va a finire. Le ho detto che lasciavo le cose così. Che se vuole parlare sa dove sono, e che avevo voglia di cenare nonostante il mal di stomaco.
Che fatica...
Per una cosa bella che riesco a tenermi vicino al cuore, ce ne sono altre mille che mi sfuggono di mano.
Ieri sera cena con una mia amica, che lavorava con me quando facevo la cameriera. Tra una cosa e l'altra erano 5 mesi che non ci vedevamo e ci siamo messe al corrente di tutte le novità. E ci siamo dette, con un sorriso a tutti denti, che finalmente anche per noi è arrivato il momento di sorridere. E che di giorni bui non ne vogliamo sapere, perchè in quel modo così nero e drastico abbiamo già dato, grazie.
Io le faccio "vedrai, che ora che ho ammesso di essere felice, domani tramvata..."
La mia era una battuta, non volevo fosse qualcosa di vero... Uff...
Per fortuna dopo il film ed aver salutato la mia amica, ho aspettato che la mia stella finisse di lavorare... al cinema appunto.
Mi serviva proprio... Avevo bisogno di sentirlo vicino, di stare un po' nel suo abbraccio, di fare il pieno di quell'amore che sento, di sentirmi mportante, di riuscire a credere che non sto sognando, che nonostante tutti i miei difetti lui voglia me... E ce ne sono tanti, forse troppi.
Avevo bisogno di trovare il mio attimo di non-tempo, per stare così, abbracciati, mentre il nastro corre e diffonde i Litfiba... Mentre tutto mi sembra fermarsi, che quasi ho paura di respirare... Che quasi ho paura che quello che vivo possa cambaire o non esserci più.
Con quel leggero timore che domani mi possa svegliare senza tutto questo.
A me non servono gioielli, regali o che altro... Mi basta un abbraccio quando mi sento "troppo poco", quando la mia sicurezza vacilla... Mi basta uno sguardo che mi dice che prova la stessa cosa che sento io.
Mi basta, per vivere anche queste giornate meno positive. Questi momenti che forse decidono un'amicizia.
Mi basta per sentirmi leggera anche quando nello specchio non vedo cose belle, quando mi sento uno schifo, quando vorrei fuggire.
Mi basta pensare a quanto sto bene quando sto con questa persona che ha deciso di iniziare un percorso con me... che sarà duro, perchè mi conosco.
Ma dove spero d'imparare ad essere meno labile, meno suscettibile, e migliore. Non diversa, solo migliore.
Perchè meglio io mi ci sento già. E lo devo solo a TE.
2 commenti:
Non serve aggiungere altro...
sei fortunata ad essere protetta nell'abbraccio di un momento...
e un'amicizia se è forte si recupera, se c'è sincerità si recupera.
incrocio le dita per te^^
Anche a me capita di sgridare le mie amiche, di dire quello che penso e di aiutare se necessario.
Ma l'amicizia è anche questo...
Un abbraccio cara
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