Sto pensando a quanto bene sono stata quando me ne sono andata solo per 3 giorni.
Penso a ieri sera quando, alle 10 di sera, mi ero già messa a letto, perchè quel buco che sentivo dentro era troppo grande per farmi vedere in giro per casa.
Perchè non avevo voglia di spiegare. Perchè non so che mi era preso.
O meglio, un perchè ce l'ho, ed è stato proprio capirlo che mi ha fatto male.
Ieri è stata una lunga giornata.
Avrei voluto essere altrove. Avrei voluto andarmene. Sentivo tutto stretto.
Ed anche ora che scrivo, mi si riempiono gli occhi di lacrime che non ne vogliono sapere di uscire. Se ne stanno lì, ad offuscarmi la vista, senza adempiere al loro compito.
Penso che dovrei ritenermi fortunata.
Invece la mia mente pensa solo a ciò che non ho, a ciò che non sono.
Pensa a ciò che mi blocca.
A quanto non sono abbastanza. E mi fa essere fredda. Distaccata. Quasi non me ne fregasse nulla di nulla.
Mi fa pensare a quante volte vorrei dire due semplici ma importanti parole, ma mi muoiono in bocca. Perchè non credo a quelle parole. Non è che non credo che le provo, azi, ma non credo possano esprimere ciò che sento.
Mi sembrano sempre poco. Mi sembrano quasi inutili. Così va a finire che non le dico, e far sembrare che non me ne freghi nulla, o peggio, che io voglia restare impassibile alle frasi dolci che mi vengono dette.
E mi sento ingrata.
Perchè non riesco ad amare liberamente. Non riesco a sconnettere i pensieri.
Non riesco a dare all'altra persona ciò di cui ha bisogno.
Giornata, anzi periodo no.
6 commenti:
e come al solito siamo sulla stessa lunghezza d'onda...che due!
Non sei sola. Neppure io mi sento di amare liberamente.
Quando devo esprimere i miei sentimenti mi blocco, come se esprimerli significasse rendermi indifesa.
Ci vuole molto tempo per imparare a lasciarsi andare.
Un bacione
dai Kiaretta ..non avere paura che sia poco ..guarda bene dentro di te ..quello che provi è genuino? ..è sincero? queste sono le cose che importano, non certo le parole che mai riuscirebbero a tradurre l'intensità di un sentimento. A volte basta uno sguardo o una carezza per dire molto più di una frase. Spesso leggo le cose che scrivi e percepisco che sei una ragazza dolce, sensibile e sincera, con te stessa quanto con gli altri. Non badare al mondo attorno, alle cose che la gente pensa o dice, né tantomeno devi pretendere da te sempre di più. Pensa a ciò che davvero hai e gustati attimo dopo attimo. Forse le mie parole ti sembrano confusionarie ma spero il messaggio ti sia arrivato. Un abbraccio sincero :)
@all of us: grazie... come sempre i vostri commenti sono delicati come le persone che li lasciano...
La verità è che le parole che conosciamo non riescono a tradurre il concetto. Ci manca un organo per tentare di esprimerle, un po' come lo stomaco brontola per la fame.
Ci attacchiamo alle canzoni e alla musica, al sapore di una giornata di pioggia come quella di oggi, all'odore del muschio, ai silenzi pieni di rumori nella nostra testa.
L'incostante presenza della sensazione che attanaglia alle viscere, l'insoddisfazione per qualcosa che vada oltre la realtà era chiamata da Montale "il male di vivere".
A mio modo di vedere,queste parole saranno anche un classico-originale, ma (ri)elaborate ogni volta, rendono piu' sobria la vita.
La verità è che le parole che conosciamo non riescono a tradurre il concetto. Ci manca un organo per tentare di esprimerle, un po' come lo stomaco brontola per la fame.
Ci attacchiamo alle canzoni e alla musica, al sapore di una giornata di pioggia come quella di oggi, all'odore del muschio, ai silenzi pieni di rumori nella nostra testa.
L'incostante presenza della sensazione che attanaglia alle viscere: l'insoddisfazione per qualcosa che vada oltre la realtà era chiamata da Montale "il male di vivere".
A mio modo di vedere,queste parole saranno anche un classico-originale, ma (ri)elaborate ogni volta, rendono piu' sobria la vita.
Posta un commento