Eccomi qui finalmente... Avevo bisogno di un po' di tempo per buttare giù qualche pensiero sulla mattinata...
Stamattina ho incontrato la mia amica di università, quella con cui avevo litigato e con cui avevo chiuso i rapporti da due anni ormai. E' sempre rimasta un chiodo fisso, e quando ho visto che mi ha risposto alla mail, ero incredula.
Dopo varie mail mi ha detto che oggi sarebbe venuta ad Udine e che se volevo potevamo trovarci al bar. Ed io ci sono andata.
All'inizio c'era dell'imbarazzo, come è ovvio, ma poi io, forse anche per la tensione, son partita a ruota libera. Le ho porto nuovamente le mie scuse per come mi sono comportata, le ho spiegato un po' le cose e come ho cercato di cambiare l'andamento delle cose stesse.
Lei era un po' "legata" però non credo di essermi sbagliata nel sentirse una piacevole sensazione. In diversi momenti ero sul punto di commuovermi, perchè è una persona che in questi due anni mi è mancata molto, ma so anche che non si può cancellare tutto con un colpo di spugna.
Le ho detto che si prenda tutto il tempo che vuole, e che se non mi ha parlato di certe cose, oggi, per me va bene.
Non posso pretendere che la confidenza che avevamo ritorni così, schioccando le dita.
Le ho detto che aspetto, che se vuole chiudere andrà bene, ma che almeno avrò avuto la possibilità di confrontarmi con le a quattr'occhi e non tramite le parole di altri, che oggi ho scoperto essere la cosa peggiore. Da un loro pensiero di come stanno le cose, le hanno fatto diventare realtà, spacciando per realtà cose che non lo erano.
Dalla tensione mi facevano perfino male le gambe, come dopo una lunga corsa, ma quando ci siamo lasciate mi veniva da piangere dalla gioia. Ho sentito come se un nodo, un conflitto irrisolto, si fosse sciolto. Magari non del tutto, ma almeno allentato.
La nostra amicizia era speciale, ai tempi. Era la prima persona con ui mi confidavo DAVVERO, a cui dicevo tutto, anche quello che alle amiche di paese non dicevo mai.
Era bello poter contare su qualcuno che non mi giudicava se magari andavo a scuola vestita normalmente, quasi scazzata; capiva le mie questioni e i miei continui conflitti col mio fisico perchè li aveva sperimentati; mi dava forza perchè pensavo alla sua condizione familiare ed al modo con cui lo affrontava e ci vedevo una donna forte.
Queste cose di lei mi mancano, ed anche se so che spesso le corde tese troppo si spezzano e mai potranno essere resistenti come prima, io spero di poter riprendere questa nostra amicizia. Io credo che qualcosa di importante ci sia, altrimenti io non avrei continuato a cercarla dopo tutto questo, e lei non mi avrebbe risposto.
So che dovrò aspettare, che dovrò dare tempo al tempo, però io sono già contenta così.
Stamattina ho incontrato la mia amica di università, quella con cui avevo litigato e con cui avevo chiuso i rapporti da due anni ormai. E' sempre rimasta un chiodo fisso, e quando ho visto che mi ha risposto alla mail, ero incredula.
Dopo varie mail mi ha detto che oggi sarebbe venuta ad Udine e che se volevo potevamo trovarci al bar. Ed io ci sono andata.
All'inizio c'era dell'imbarazzo, come è ovvio, ma poi io, forse anche per la tensione, son partita a ruota libera. Le ho porto nuovamente le mie scuse per come mi sono comportata, le ho spiegato un po' le cose e come ho cercato di cambiare l'andamento delle cose stesse.
Lei era un po' "legata" però non credo di essermi sbagliata nel sentirse una piacevole sensazione. In diversi momenti ero sul punto di commuovermi, perchè è una persona che in questi due anni mi è mancata molto, ma so anche che non si può cancellare tutto con un colpo di spugna.
Le ho detto che si prenda tutto il tempo che vuole, e che se non mi ha parlato di certe cose, oggi, per me va bene.
Non posso pretendere che la confidenza che avevamo ritorni così, schioccando le dita.
Le ho detto che aspetto, che se vuole chiudere andrà bene, ma che almeno avrò avuto la possibilità di confrontarmi con le a quattr'occhi e non tramite le parole di altri, che oggi ho scoperto essere la cosa peggiore. Da un loro pensiero di come stanno le cose, le hanno fatto diventare realtà, spacciando per realtà cose che non lo erano.
Dalla tensione mi facevano perfino male le gambe, come dopo una lunga corsa, ma quando ci siamo lasciate mi veniva da piangere dalla gioia. Ho sentito come se un nodo, un conflitto irrisolto, si fosse sciolto. Magari non del tutto, ma almeno allentato.
La nostra amicizia era speciale, ai tempi. Era la prima persona con ui mi confidavo DAVVERO, a cui dicevo tutto, anche quello che alle amiche di paese non dicevo mai.
Era bello poter contare su qualcuno che non mi giudicava se magari andavo a scuola vestita normalmente, quasi scazzata; capiva le mie questioni e i miei continui conflitti col mio fisico perchè li aveva sperimentati; mi dava forza perchè pensavo alla sua condizione familiare ed al modo con cui lo affrontava e ci vedevo una donna forte.
Queste cose di lei mi mancano, ed anche se so che spesso le corde tese troppo si spezzano e mai potranno essere resistenti come prima, io spero di poter riprendere questa nostra amicizia. Io credo che qualcosa di importante ci sia, altrimenti io non avrei continuato a cercarla dopo tutto questo, e lei non mi avrebbe risposto.
So che dovrò aspettare, che dovrò dare tempo al tempo, però io sono già contenta così.
3 commenti:
So vès le tô sensibilitât o varès lis bufulis sot de piel:-)
ce varesial voe di dì chist coment?
Nue, ch'o ai le piel sensibil:-)
Posta un commento