Grazie Giuly per le tue parole!
A volte mi sento vergognosamente infantile in queste esternazioni, ma so che "appoggiarsi" e chiedere un aiuto morale è importante. E' un'evoluzione nel rapporto con me stessa, un modo per non vedere le cose in maniera così negativa, ed un modo per provare a sentire quella voglia di riscatto che sento.
Le parole di ieri son riuscite a farmi cambiare repentinamente l'umore, son marcate a fuoco in me. So di essere quello che si vede da fuori.
E come in un circolo vizioso, più o meno inconsciamente, dò agli altri quello che voglionovedere di me, per poi lamentarmi se nessuno "scava" a fondo.
Come te, Giuly, so che significhi soffrire per il proprio corpo. So che significa sentirsi inadeguati in mezzo agli altri.
Diverse volte provo l'imbarazzo di dover pagare fior fior di soldi per acquistare dei capi non per obese, ma che se non sono taglia 42-44, costano il doppio.
Sento dentro la frustrazione nel dover fare sempre le parti da "forte" per la propria struttura fisica, come se cimentandomi in tali attività, riuscissi a dare agli altri un motivo per apprezzarmi.
E' quello che in passato mi è sempre capitato: rispettare poco me stessa per paura che l'altro perda interesse e mi abbandoni. Ed alla fine è quello che succede, perchè se all'inizio l'interesse c'è perchè posso incuriosire come sono, poi io inserisco ilpilota automatico, e niente diventa positivamente spontaeo. Tutti i gesti e le conversazione vengono vissute con una rilevante dose di apprensione mista ad aggressività, ed il pensiero negativo prende il sopravvento.
E' come un bisogno di affermarsi. Come se, suscitando l'interesse di qualcuno, io possa essere "di più". E con il passare del tempo quella persona che sembrava indispensabile, resta un pallido e non ben definito ricordo. Non tutte le persone, ma la maggior parte sì.
Ero una mendicante nei rapporti con l'altro sesso, ma ora mi sento diversa...
Purtroppo so che, finchè non vorrò un po' bene al mio "involucro", queste tendenze di pensiero ci saranno sempre. Spesso mi sento dire "Ma se non ti piaci come sei fai qualcosa per migliorarti!"
...Ma va??? Non ci aveva MAI pensato, se non negli ultimi 12 anni della mia vita. Solo che a volte la volontà non serve, se manca la determinazione. E la determinazione non arriva, se ti manca la fiducia, se nemmeno tu stessa credi in quella cosa, perchè ogni volta è stata una sconfitta.
Io sono in conflitto per questo, dall'alba dei tempi. Per un certo periodo mi sono perfino chiesta che avessi fatto di male per aver ricevuto "questo" corpo, scioccamente, invece di ringraziare quel Qualcuno per avermi dato la salute.
Ci sono stati momenti in cui avrei voluto essere anoressica. Ora mi rendo conto dell'assurdità di questa cosa, ma forse può far capire a che limiti possa portare il senso d'inadeguatezza.
La mia prof. di Letteratura inglese, il primo anno, mi aveva consigliato un corso di danza del ventre. Collegandosi a degli argomenti d'esame, mi disse che mi avrebbe aiutatoa creare quel contatto visivo e reale con il mio corpo, che mi manca.
Io sto cercando di crescere, in quel senso, sto cercando i trovare la mia strada... Quando sento certe musiche latine provo un'irrefrenabile voglia di muovermi. Ma non lo faccio.
Non mi iscrivo ad un corso di ballo per non vedere la faccia delle persone chiedersi "Ma che ci fa questa qui?". E così per mille altre cose. Dopo il primo anno di università, per diverse cose, ho perso la fiducia in me.
Non voglio fare il caso-umano de "La vita in diretta", sia chiaro, ma da quando ho avuto l'incidente ho riflettuto su molte cose...
Sul mio modo di vivere, sul modo di gestire i rapporti, sulla costante volontà di tarpare le ali ai piaceri ed alla felicità che potrei provare. E tutto perchè? Forse per questa sensazione di "espiazione" che sento. Come se, sacrificandomi, riuscissi a guadagnare qualcosa, il rispetto altrui... Ma so che non è così.
La maggior parte delle cose le faccio davvero di cuore, tutto quello che riguarda gli altri; quando però riguarda me pratico una sorta di castrazione... che porta solo a senso di fallimento e frustrazione.
Crescere è dura, specie in una realtà rurale dove non essere fidanzati a 22 anni provoca sconcerto. Io non sono sconcertata da questo, ma vorrei proprio capire perchè la gente pensi che ci sia un "termine". Da consumarsi entro e non oltre il...
Suvvia! Siete gelosi della libertà che ho? Della possibilità che ho di innamorarmi ancora ancora ed ancora?
Io ci scherzo su, ovviamente, ed altrttanto fortunatamente non sento la mancanza di una persona. Questo perchè, fino a che non avrò ricalibrato l'assetto del mio io, potrei danneggiare qualcosa.
Nonostante ciò, da buona cultrice di romanticismo, voglio crederti Giuly. Hai esperienza in campo di previsioni, altro che il colonnello Giuliacci... E avrei mille esempi per poterti credere ih ih ih
Ti ringrazio di cuore perchè posso dire che, nonostante i km e gli impegni, per me ci sei davvero.
Ed allora... SMILE!!!
1 commento:
Chiara, sono con te.
Non aggiungo altro, la tua amica Giulia.
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