martedì 15 aprile 2008

Thinking...

Eccomi qui in aula pc in università, aspettando che il mio lettore mp3 si ricarichi per le lezioni di questo pomeriggio.
Oggi è una di quelle giornate dove il cervello ha preso ferie da un pezzo... Appena ho un pensiero, e cerco di focalizzarlo, questo svanisce, non si lascia acchiappare, e mi ritrovo con un'espressione ebete a scervellarmi su quale questione importante e vitale (non) la mia mente fosse impegnata ad interrogarsi... E' come se le cose a cui riesco a pensare fossero così tante, che non ci stanno tutte dentro la mai testa... Non so se a voi è mai capitato. Qualora la risposta fosse negativa, posso iniziare a prendere in considerazione l'idea di avere una mente insana.

Oggi è una di quelle giornate dove, anche se c'è il sole finalmente, qualcosa manca. Non lo sento come un peso, come poteva essere prima di quella che io considero la mia "svolta" mentale, ma una condizione che forse mi spinge ad essere migliore, ad essere più attenta a quello che la mia volontà mi comunica e ad ascoltare con più attenzione, una volta tanto, quelli che sono i miei desideri.
Di cosa sto parlando, mi chiedete? Beh, un po' di tutto. Della realizzazione nello studio, che dopo aver lasciato il lavoro, è stata dura da conseguire, cercando di tornare ai "vecchi splendori", cercando di risorgere come una Fenice friulana... E poi la mancanza di una persona speciale, di qualcuno che non sia solo amico, qualcuno che ti fa perdere la testa, qualcuno per cui sentire le farfalle allo stomaco al solo pensiero; una persona con cui crescere e costruire qualcosa.
La mancanza di una mente adeguatamente pronta a vivere i cambiamenti, le trasformazioni inevitabili del diventare grandi.
Non capisco perchè, nonostante io voglia "crescere", la mia mente si rifiuta di farlo. Quando guardo in tv le persone di 20-22 anni, le vedo così vecchie, così atteggiate "da grandi", che un po' mi preoccupa. Sono loro a precorrere i tempi, o sono io ad esser rimasta indietro? Buh...

Sto ascoltando "Il ricordo di un amore" di Giorgia e Pino Daniele... Non l'ascoltavo da tanto, un anno credo. Anche perchè era una delle canzoni che ascoltavo nella breve parentesi dello scorso anno, quando ho incontrato un paio di volte P., presentatomi da un'amica in comune.
Non si è comportato benissimo, ma nemmeno io mi sono comportata a dovere. E difatti non è una prsona che ora, a mente lucida, rimpiango. Per fortuna, dopo certe scelte non buone, si può imparare e capire come comportarsi in futuro, anche se ogni persona è un caso a sè stante.

Qui il temporale incalza, e mi sa che tra poco ne verrà giù molta di pioggia. Spero che il lettore si sia caricato abbastanza, anche se credo mi convenga restare qui ancora un attimo, in modo che non mi lasci a piedi dopo, durante la lezione.
Stamani, quando riascoltavo le registrazioni, c'è mancato poco che non mi addormentassi... Ihihih, la voce del prof conciliava... E mi sa che stasera devo andare a dormire prima, visto che mi sveglio presto. Stasera però avevo in piedi un mezzo programma di uscire per bere una cosa con la mia amica D. a cui devo portare una maglia che le ho promesso, ma soprattutto per farmi raccontare i dietro le quinte del suo ruolo di scrutinatrice per queste elezioni... Le cose si fanno interessanti, per vari discorsi fatti con alcuni degli altri "colleghi", parlando del passato.
E come vi ho già detto in passato, mi fa piacere che si confidi con me.
Quando mi guardo attorno, ringrazio sempre Dio di avere accanto un certo tipo di famiglia, perchè le condizioni della maggior parte di esse non è buona (suona un po' alla Celentano, no?). Ok, ok, vi concedo che devo ammettere che, come tutti, a volte vorrei scappare da certi discorsi o scontri tra familiari, ma sono tutte cose innocue, che poi si risolvono con una "sbaccanata" (friulano italianizzato che vale per "grassa risata"). Per mia fortuna, io direi. Poi devo mettere in conto il fatto che in famiglia siamo in sei... Quindi sei umori diversi, sei giramenti di scatole, sei sorrisi, sei risate, sei modi di intendere una discussione, sei tipi di esigenze diverse... Sei anime che devono convivere, cercando di smussare i propri lati caratterialmente più spigolosi, tra parodie degli errori lessicali più clamorosi e conseguente imitazione di chi, tra noi sei, commette l'errore di scegliere un vocabolo al posto di un altro...
Dicono che ci vorrebbero 10 minuti di risate al giorno per vivere più a lungo. Beh, a volte, quando ci prende la ridarella a tavola, chi ci ferma più??? E ci si mette anche mia nonna a dar man forte... Beh, Giulia ne sa qualcosa... Tipo martedì scorso guardando X-Factor!!! Uahuahuahuahauhauhauha... Ne aveva per tutti: "Ma ce vàial chel mone? -ma per cosa piange quell'idiota? - dopo un'eliminazione del concorrente; "Ma va là a panòlis, và!" -ma vai a (raccogliere) pannocchie- che varrebbe a dire che consiglia calorosamente al cantante di turno di preferire altre attività a quella del bel canto.
Mi fa morir dal ridere!
Ho perso il filo del discorso, ma torno allo studio con il sorriso, quindi direi che la scrittura ha per me sempre lo stesso effetto terapeutico. I'm lucky.

4 commenti:

Giulia ha detto...

ben ben ben...ci siamo sfogate entrambe in contemporanea praticamente! Leggendo il tuo post mi son messa a ridere pensando a martedì! "velu velu veluuuu...daimo Chiara, va a viergi..." eh eh eh che robe di Lei!!!
ti saluto e grazie per prima
ti vuei ben
Giulia

stoneeaten ha detto...

niente mente insana... è un flusso di pensieri incontrollati... a me capita spesso (quindi scopri almeno di non essere sola in questa mutazione della mente standard!). Poi mi metto al pc... scrivo un post, partendo con dei concetti da esprire e arrivando dove non avrei pensato prima di iniziare... ed ho visto che è un pò il tuo vizietto...almeno in questo tuo post-fiume!
buona vita neo-studente universitaria!(credo di aver capito)

criz ha detto...

quando sto a letto, quando sto per strada, quando sono in qualche posto impossibilitato a scrivere o disegnare, ho talmente tante idee che mi viene il dubbio ogni tanto di essere un genio... poi passa. Quando sono sul punto di fare qualcosa ecco che nn so più neanche che cosa fare di me...T__T

Anonimo ha detto...

No, no, succede a tutti di aver la testa piena.. Personalmente, quando mi succede, lascio tutto e vado a fare un giro...E qualche volta torno solo il giorno dopo.
Mandi