Si può sapere che diavolo succede alla nostra mente?
Perchè dobbiamo avere bisogno di una festa importata per festeggiare una cosa che abbiamo già?
C'è il nostro carnevale, santo cielo! e la cosa che mi fa inc... arrabbiare di più, è che anche qui da me, ormai, i bambini a carnevale si rifiutano quasi di vestirsi perchè si vergognano... Ma per Halloween no. Qui c'è qualcosa che non mi torna.
Io passavo i pomeriggi del carnevale, insieme ad amiche ed amici, a girare per le case e prendere tutto ciò che il buon cuore delle persone ci offriva: 500 lire, mille quando ti andava bene, e con 5 mila facevi il botto, poi caramelle, cioccolata, mandarini e tutte le cose buone tipiche dell'invernom, che poi andavano rigorosamente divise con gli altri del gruppetto.
Era bellissimo passare i pomeriggi così.
Vestiti con tremila maglioni di consistenze diverse, le calze pesanti sotto al vestito -che di solito cuciva mia madre- e via per le strade del paese: dlin dlon... "Chi siete?", e noi "Siamo le belle mascherine".
Era emozionante vedere come le mamme si fidassero di mandarci in giro da soli -ci sentivamo grandi- e avere un pochino di libertà, ci rendeva forti: imparavamo as attraversare la strada, a camminare in fila, a socializzare, a conoscere le persone del paese, a ridere cercando di aiutare chi cercava di riconoscerci sotto un paio di baffi disegnati o una parrucca bionda.
In questi ultimi anni, invece, qui da me non si è vista nemmeno una maschera: la scusa delle mamme è che non si fidano a lasciare i loro pargoli in giro da soli in questo "brutto brutto" mondo. Ok, ma se non glielo fai conoscere e vivere, come potrà capire cosa è bene e cosa no, e le cose da cui stare lontano?...
Sono veramente sconcertata... Festeggiare Halloween... in maschera... che alla fine è come dire di festeggiare la NOSTRA festa dei morti, il 2 novembre, un giorno prima.
E poi... mi fa ridere quando mi dicono che i bimbi devono scimmiottare il "trick or treat?" -dolcetto o scherzetto- americano...
Dovete sapere che qui in Friuli, il primo dell'anno, i bimbi andavano di casa in casa -tra questi anche il mio babbo- ad augurare il "bon princìpi"", ovvero l'auspicio che l'anno potesse iniziare nel migliore dei modi.
Ed anche in quel caso il ricavato -qualche lira, perlopiù mandarini, noci, caramelle e nocciole, veniva diviso tra tutti i ragazzini partecipanti, col naso rosso per il freddo, ma con una contentezza nel cuore pari a quella di noi mascherine alla fine del pomeriggio.
Perchè dimenticare le nostre tradioni? Perchè voler a tutti i costi uniformarsi a qualcosa di estero? Perchè cancellare secoli di tradizione? Aldilà che uno sia credente o meno, e che segua quindi le funzioni che la Chiesa prevede per il primo ed il due di novembre, perchè dobbiamo privarci di ciò che ci ha resi bimbi felici e non dare la possibilità a chi viene dopo di noi di provare queste emozioni?
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