mercoledì 6 febbraio 2008

Come non detto...


Il mio silenzio non è durato molto...
Sento questo moto di fastidio dentro me,o di delusione, non l'ho capito, dopo ieri.
Sono andata a casa della mia amica, perchè da quando ho avutl l'incidente non si è mai fatta viva fisicamente.
Io ci sono rimasta male... Non dico che dovesse accorrere, ma mi ha delusa un pochino,questo sì.
Io capisco che tra lavoro e riunioni, sia stata impegnata.
Ma lei mi ha sempre detto che sono la sua migliore amica e tutto ilresto... Ed allora perchè non bussi alla mia porta? Perchè non vieni a vedere come sto?
Sono davvero abbattuta...
E poi quella considerazione su di me "Io so che tu hai problemi, le paure, e pensavo che ti venissero anche adesso".
Ora non sto a dire le parole esatte, ma il contenuto era che lei mi considera una psicopatica,
"nel senso buono" -certo...come potrei pensare altrimenti- e che non mi capisce "ma per quello ormai non mi applico".
Ed io?
Niente, nemmeno una parola, non ho ribattuto!
E mi sn tenuta dentro questa stizza, questo fastidio che ho provato...
Ok, lei si è laureata, ha un moroso che sposerà, ha trovato lavoro... Ma perchè ora guarda tutti dall'alto... Sarà una mia sensazione, non so...
Sono consapevole di non avere "talenti", di essere normale, ordinaria, di essermi persa un po' per strada...
Sento che a volte, ho così tanto da dare, un'esplosione così intensa dentro me di affetto, che mi muore dentro, che resta inespressa.
Mi considerano una debole, lo so, ma solo perchè non sanno chi sono.
Nessuno ha la voglia di vedere cosa c'è sotto, e troppe volte mi sono lasciata plasmare da volontà altrui, per non dare dispiacere o per non deludere, o semplicemente per non dover rispondere a domande che scavavano nel mio io...

Delusione? Sì, un po' si. Non mi sento come prima... Se questa è la percezione che ha di me... Beh, fa male.
Ora mi studio Alarcón, ed anche se avrei molte cose da dire in merito, lascio il pc, altrimenti non so come mi potrei sentire.
Un bacio a tutti voi, che mi siete sempre vicini.



4 commenti:

Giulia ha detto...

no no Chiara, mi arrabbio a leggere queste cose, eccome se mi arrabbio!
Non devi mollare, non devi assolutamente, torna al più presto sui tuoi binari altrimenti ti meno eh eheh
Come ti ho già detto in passato, nessuno ti obbliga a frequentare per forza e per abitudine certe persone.
Sei tu che devi decidere chi avere vicino e visto che in questo possiamo scegliere, devi evitare di circondarti di persone che ti creano malessere invece che benessere, non ne vale la pena, assolutamente.
non è la prima volta che ti tratta in questo modo ed ho ancora in testa i messaggi che ti ha, hanno scritto quando eravamo in vacanza a Tarvisio...ora tu sai che io sono più "passionale e menefreghista" di te nelle scelte che prendo, ma forse dovresti imparare un po' da me che sempre nella vita mi sono detta meglio soli che mal accompagnati, anche dopo diversi anni di amicizia.
Se non sei contenta di certe persone non devi preoccuparti a farne a meno, è troppo facile esserci solo quando succedono cose brutte o simili, so dovrebbe pensare a una persona sempre allo stesso modo e non in base a cosa tocca alla persona (scusa le ripetizioni) e ora, dopo questa lavata di cervello che ti ho fatto, solo perchè ti voglio bene, ti chiedo di farti forza e tirare fuori le palle e so che ce la puoi fare, sicuramente.
Niente e nessuno ti può fermare, e non sei psicopatica e nemmeno incline al suicidio o che altro so, tu sei Chiara e sei una splendida persona per come ti conosco e ti ho sempre conosciuta.
Ti voglio un mondo di bene
Giulia

Anonimo ha detto...

Ognuno di noi ha degli angoli segreti nel giargino della vita.Quello che alle volte si ammira negli altri, gli altri magari lo odiano. La sensibilità é una delle cose che certe persone non capiscono, anzi, la possono trovare ridicola ed esasperante nei casi più gravi o semplicemente sono indifferenti a queste cose, oppure, per evitare di essere coinvolti, si mettono una corrazza per evitare le ferite. Se la tua sensibilità non é quella degli altri, dovresti a mio avviso, cercare di vedere quello che potresti fare con lei. Molte volte quello che si definisce un difetto puó essere una qualità. Nella vita moderna, se un dottore fosse troppo sensibile a tutto ció che accade nel suo mondo, si renderebbe la vita difficile. Tutto sta nel capirsi, e questo é spesso la cosa più difficile. Una volta che si ha capito, tutto diventa più facile. La sensibilita, ci permette spesso di vedere delle cose che gli altri non vedono, non sentono. Potresti adoperare la tua per farne una qualità, una missione,un mestiere o magari solo un passatempo...Dipende dal numero di soddisfazioni che ne vuoi trarne o che hai bisogno. Buine zornade:-)

criz ha detto...

io sono contento che il tuo silenzio sia durato cosi poco... scrivere è uno dei motivi che ci tengono vivi.

Rainwoman ha detto...

Grazie a voi!