mercoledì 2 settembre 2009

Dubbio...


In questi ultimi giorni l'aria è pesante.
Forse a causa di un mio errore...
Anche se io ho aperto bocca per proteggere una persona. Ed in quel momento il bel pensare mi sembrava meno importante del far sapere.
Perchè chi sta in certe situazioni, credo apprezzi sapere che qualcuno intorno cerca di proteggerli o cerca di rendergli meno impervio il cammino.
Ma come dicevo prima, forse ho sbagliato il modo.

Dagli errori si impara, ma che palle!
Sì, permettetemelo. Non scrivo mai parole poco "gentili".
Ma stavolta mi son proprio sassata i maroni (virtuali, ovviamente), di pensare sempre al benessere di tutti, di fare da mediatore, di cercare sempre la giustà metà.
La vita è fatta di scelte, ed io ho scelto. E dopo averlo fatto, me ne sto rendendo conto negli ultimi giorni, si sta meglio. Almeno si sa: o si prende il bianco o si prende il nero. Il grigio, invece, fa sempre vacillare... Quell'eterno oblìo lo odio.
Deciso.
Di mollare ripetizioni e fare solo la baby-sitter. Di mangiare, se sento il bisogno di farlo, senza sentirmi in colpa perchè "chissà cosa dice la mamma che ho mangiato una cosa che non dovevo".
Di dedicarmi a fondo allo studio, e alla casa ci penseranno i miei fratelli, se vorranno, perchè dopo la riunione di famiglia in cui mia madre chiedeva una mano -dato che tutto da sola non riesce a fare- e dopo che io mi sono impegnata davvero, ma tutti se ne fregano, ora penso a me.
Egoistico? Sì, forse.
Ma vorrei fosse un segno. Vorrei che capissero, dato che le parole non servono.
Sono incazzata? Sì. E l'avvicinarsi di quello "splendido" appuntamento mensile di ogni donna, arriva a darmi man forte.
Voglio che la mia vita sia diversa. Voglio cambiare ciò che posso, o per lo meno ciò che credo di essere in grado di cambiare.

Nella mente si fa sempre più largo l'idea di una casa mia. Di uno spazio mio. Dove non sentirmi una bambina. Dove non vedermi trattata come una 16enne. Già io mi ci sento, così; in più qui mi si tratta da teenager...

La cosa brutta è che ho realizzato or ora che io mi accontento. Di come sono. Di come sto. Di come faccio scorrere la mia vita.
Invece cambiare posso. Volere, è potere, lo so.
Pensare a costrurimi per il futuro. Non voglio essere un'adulta con la sicurezza di una liceale.
No!

Io ho parlato perchè ritenevo giusto primo condividere il mio malessere; secondo mettere in guardia una persona, perchè le malelingue amano il dolore altrui. O à semplicemente stata un attimo di stoltezza e leggerezza.

Ho una testa mia, e penso da me.
Ne faccio uso, e ne vado fiera.
I casini che ne escono poi, non sono più gravi della situazione che invece mi sta ora a cuore.
Chissenefregaaaaaaaa! Sia di chi si incazza, sia di chi mi ritiene stupida.
Sono contenta di me, sono contenta di me e sono contenta di me.
Nessuno, stasera, mi convincerà del contrario!

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