giovedì 16 ottobre 2008

Che aroma...


Per me, quella del caffè, è una passione.
E' quasi un rito ospitare qualcuno a casa propria e preparare questa bevanda che da sempre mi sa avvolgere con il suo calore ed il gusto intenso.
La quasi dipendenza da caffè -per il suo sapore e non per la caffeina- credo di averla ereditata da mia nonna che, solo da una anno a questa parte, ha diminuito considerevolmente l'uso della scura bevanda, data l'età e le conseguenti ore in meno di sonno.

Oggi a lezione di spagnolo, dopo aver visto un filmato sulle varie zone dell'America Latina in cui si parla questa lingua, abbiamo allestito una specie di "tavola rotonda", dove ognuno poteva dire cosa gli era o non era piaciuto del video appena visto.
Quasi tutti avevano paura, anzi credo provassero imabarazzo, di essere i primi, così la prof è stata costretta a pescare qua e là tra noi.

Tra le cose belle che mi hanno colpito molto, c'era questa via a Buenos Aires piena piena piena di cinema, teatri e librerie.
Proprio queste ultime mi hanno affascinata: delle librerie in cui è possibile consultare i libri prima di comprarli, fermandosi magari a bere un caffè o a consumare una bevanda tra le pagine del volume che si vuole comprare o che è stato appena acquistato.
E' un po' una cosa che mi piacerebbe fare... Poter stare accanto ai miei amati libri e magari bere un buon caffè.
La prof ci ha detto anche che in questi bar la gente si ritrova per discutere dei libri o delle varie cose, quindi una specie di luogo dove poter dibattere, dove poter dire la propria.
E' un'idea che mi affascina...

Oggi, stranamente, sono molto orgogliosa di me, perchè sono riuscita a vincere una mia paura. Spero sia sempre in positivo il mio bilancio, e se dovessi avere delle ricadute, spero di rimettermi in fretta.
Intanto mi godo questa mia ritrovata vitalità nello studio: un'iniezione di fiducia che non può farmi altro che bene.
Think positive!

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