domenica 28 giugno 2009

Anche tu lo puoi fare...


La prima parte mi viene naturale...
La seconda, un po' meno. Ho sempre paura che chi mi sta vicino, lo faccia per compassione, o per ottenere qualcosa.
E' stato un difficile e progressivo percorso il mio, per imparare sa lasciarsi andare. A lasciarsi amare.
A rendersi vulnerabili. E ipoteticamente toccabili da qualche sensazione negativa.
E' stato difficile imparare a mettersi in gioco. Ascoltare le verità Smetterla -anzi, dato che non ci riesco- cercare di smetterla di essere permalosa.
Ah (sospiro)... Lavoro duro. Specie per una col mio carattere.
Perchè mi richiudo in me stessa. E ferma, rimango lì.
"Tanto, a cosa serve? Tanto loro mi vedono così".

Invece basta un gesto d'amore. Una visita inaspettata. Un risveglio con un bacio.
Una carezza sul viso. Una parola dolce.
E il tumulto. La tempesta nel cuore. Il turbine che hai nell'animo. Quello scombussolìo che solo tu sentivi. Scompare.

E rinasci. Ti senti di nuovo felice. Hai voglia di fare progetti.
E a me questo succede.
Per fortuna sono sempre meno i momenti in cui mi sento uno sconforto unico, che nessuno riesce a curare.
Credo anche che, ammettere di avere una tendenza all'abbattersi, allo sconforto, voglia dire voler provare a cambiare. Con fatica, certo, ma ma migliorare si può. E renderci conto di aver sbagliato comportamento, e chiedere scusa, sono per me due passi da gigante.
A chi legge, di certo sembrerò una squilibrata. Ma essendomi sempre mancato l'equilibrio, ora che cerco di averne uno, si notano ancora di più i picchi...

Amo. E voglio riuscire a farmi amare.
Impresa, lo so.
Ma voglio farlo.

1 commento:

Pupottina ha detto...

buon inizio settimana

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