domenica 23 dicembre 2007

Un bisogno...

Per me e la mia famiglia, questi sono giorni alquanto tristi...
Dopo il viaggio dai miei parenti insieme ai miei santoli, il giorno dopo ci è arrivata una brutta notizia. Mio zio ha avuto un'ischemia ed ancora non si è ripreso, e la situazione è piuttosto grave.
Da martedì ho questa cosa nello stomaco, e la mia mente, nonostante io faccio mille cose, trova un pensiero per mio zio... Un sottofondo che non mi lascia.
Sono molto triste... Io cerco di sperare che possa andare tutto bene, ma sento i miei dire che ci si deve aspettare il peggio... Anche se lo so, io non voglio crederci... Vorrei potesse riaprire gli occhi e vedere come tutti, dal Friuli a "Littorie", siamo uniti da un'unico spirito. Come vogliamo essere lì accanto a lui con il cuore, la mente e l'affetto e la stima che proviamo nei suoi confronti.
Mentre scrivo, ovviamente mi commuovo, anche perchè son quattro giorni che tengo dentro questa emozione, e scrivere ormai lo sapete, è per me terapeutico.
Pensare che il giorno prima i miei li avevano salutati tutti, partendo contenti di quella mini fuga dalla quotidianità.
Ed invece eccoci qui, a ridosso del Natale, a sperare che tutto possa andare bene.
Mio zio è il marito della sorella di mia madre, e vedere mia madre piangere... fa male.
Fa male l'idea di essere impotenti, di non poter fare nulla di concreto per alleviare questi dolori, se non stare accanto ai nostri cari.
Mai come quest'anno ho sentito così poco il Natale. Non so... E' come se si fosse rotto qualcosa. C'è disillusione, nel credere che conducendo una vita retta e degna da cristiano, si possa in qualche modo essere "salvi" dalle ingiustizie, dalle cose brutte... Invece no... Anzi...
Potresti perfino essere scambiata per una poveraccia, un'ingenua, una che non ha capito niente della vita...
Beh, mi mancherà l'aggressività nel sociale, ma quando mi metto a letto, la maggior parte delle volte sono contenta di non essere scesa a compromessi con le persone o nelle situazioni.
Come Giuly, anche io parto da certe cose, e finisco altrove.
Ma in fondo è bello c osì. Significa che non ci censuriamo, che non abbiamo paura di esprimerci.
A proposito di esprimersi. Ieri pomeriggio sono andata con mia madre e mio fratellino a prendergli le scarpe da ginnastica. Alla cassa c'era un po' di fila, e mentre aspettavamo il nostro turno, mi sono messa a canticchiare la canzone che usciva dagli altoparlanti. E mio fratello, con sguardo ammonitore, mi fa "Ma dai, stai zitta.... Cosa canti qui davanti a tutti?". Era imbarazzato...
Io, sorprendendomi di me stessa gli ho risposto "E allora? Siamo in un paese libero e se voglio canto. Lasciami cantare almeno quando sono contenta".
E questo mi ha fatto pensare a come ci censuriamo. A come ci limitiamo, per la paura di essere "sfigati" e giudicati... E se lo dico io...

Perdonate la brusca interruzione. Devo andare, mamma reclama la mia presenza....
Vi auguro un Buon Natale di cuore, che possiate passarlo con le persone a voi più care. Vi chiedo di mettere nei vostri pensieri, una preghiera per il mio caro zio, convinta che l'unione possa valere...
Giuly, grazie ancora per il tuo regalo... E la mia collezione di tazze dà l'accoglienza alla nuova arrivata, versione natalizia, che mi mancava.
Ti voglio bene, semplicemente, e ringrazio ogni giorno chi sta lassù per avermi fatto incrociare il tuo cammino...

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