giovedì 27 settembre 2007

Happiness...?

Questo è il simbolo cinese per la Felicità.
Non so se sia quella che sto provando, ma è una cosa che gli si avvicina molto.
Finalmente sento che sto facendo qualcosa per me, sento che il mio stomaco mi ringrazia per aver finalmente preso una decisione.
Come qualcuno mi ha detto ieri, non posso vivere una vita media,
perchè la vita è cambiamento.
La vita è fatta di alti, bassi, di scontri, ma anche di incontri. Ecco, ciò di cui io ho paura, ma una paura fottuta, è poter provare la felicità... vera.
Ogni volta che lo sono stata, poi ho pagato in diverse maniere la cosa, ma sempre duramente.
Così preferisco vivere nella norma, nei 4 metri quadrati del mio io, dove so muovermi e di cui conosco ogni angolo, ogni pezzetto, ogni centimentro. Tutto questo, piuttosto che vivere un attimo di felicità, e magari poi perderlo.
Si deve ascoltare il proprio cuore, lo sto imparando. Però la cosa che per me è dolorosa è non poter fare tutto ciò che il cuore ti dice, tutto ciò che ti chiede, tutto ciò che sente.
Entrare nel mondo adulto è molto più complicato di quanto mi aspettassi, forse è anche per questo che in qualche modo a volte tendo a sentirmi ancora piccola.
Poter essere protetta, poter schivare le prese di posizione, poter evitare le responsabilità.
questo lo facevo, sì; e non è detto che non cadrò nelle mie solite zone erronee...again...
La cosa che però mi dà energia da una settimana a questa parte, che mi fa sorridere, che mi fa venire voglia di alzarmi dal letto, sono i mille progetti che ho, le mille cose, forse anche ambiziose, che voglio realizzare.
Il libro consigliatomi mi sta aprendo gli occhi. Mi sta davvero proponendo un'ottica diversa, dalla quale le cose nascono con un aspetto diverso; a volte ti lascia senza parole, per il modo di decostruire in un attimo tutte le tue forti convinzioni, i sotterfugi, le siepi dietro cui ami nasconderti. E per me è un bene.
Ho bisogno di credere di poter finalmente spiccare il volo, e lo farò. Lo devo fare per me, e per me soltanto. Come potrei rendere felice un'altra persona, se io non lo sono di me stessa?
E' da questo che devo partire: rispettarmi. E qualche progresso c'è stato.
Lasciare un lavoro che sì mi piaceva, ma che allo stesso tempo mi faceva stare molto male.
Riprendere tra le mani le fila dell'amicizia con una certa persona.
Cancellare numeri di telefono di persone a cui ricorrevo per egoismo.
Ascoltare e non sempre reprimere ciò che il mio dentro mi suggerisce.
Per alcuni saranno cose ovvie, l' ABC del vivere con se stessi, ma per me non lo era e vorrei proprio continuare a sentirmi così...
Voglio lasciarvi una canzone di Alex Baroni, scomparso un paio d'anni fa ed ex compagno di Giorgia, che è per me speranza.
PS x giuly: ti consiglio di scaricarla. Tvb


DIMMI CHE CI SEI
Ti riconoscero', sei come me
mi riconoscerai, ti accendero'.
Le mie mani non si fermeranno piu'
gia' mi sembra di toccarti
E perquisiro' il mio cuore fino a che
capiro' che mi parla di noi, stelle che per me sarai
l'universo per viaggiare insieme e poi
nei miei sogni resterai, mi troverai, ti trovero'.
E vivo come te, ci provo sai
e tu mi sceglierai, non puoi sbagliare
luna che accompagni il mare di lassu'
quando hai voglia di cantare
fa che possa avere voce fino a che
sentiro', che mi parla di noi, stella che per me sarai
la carezza di ogni mio pensiero e poi
sopra i sogni che tu fai, mi troverai, ti trovero'.
Dimmi che ci sei, che mi aspetterai
scriveremo mille pagine di noi
dimmi che ci sei, che mi seguirai
segui i passi che faro'.
Sentiro', che si parla di noi, stella che per me sarai
la mia voglia di tornare a casa e poi
sopra i sogni che fai, se tu ci sei
ti trovero', ancora ... ti trovero'

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