martedì 2 ottobre 2007

Bed...

Mamma mia! che fastidio! Avevo puntato la sveglia per le 7 meno un quarto; suona, lei fa il suo dovere, io la spengo e rimango "ancora 5 minuti" a letto... Sì, sì... Come no! Maledetta trapunta morbida, calduccia ed accogliente!!!
Mia madre irrompe nella camera e mi dice "Chiara, sono le 8". Ed io "Cosa, cosa cooooosaaa?" Argh... Ho fatto uno scatto stile pompiere che si prepara quando suona l'allarme in caserma, e per lo slancio da distesa a in piedi, mi girava la testa... Poco sangue al cervello.... Maledetta leggera anemia. =)
Così inizio la giornata: colazione e sfogliata del quotidiano, pit-stop in bagno per operazione denti/pettine & co., rifacimento (o rifattura? o nessuno dei due??) letti e via a studiare...
La Storia Moderna mi ha sottoposto oggi l'analisi del periodo della riforma di Lutero... Bello!
Ora andrò avanti e poi "imbastirò" il pranzo. Oggi il menù prevede risotto al radicchio rosso, non di Treviso, ma simile, prodotto dai miei. Vediamo com'è. Proposta culinaria per i palati più fini, è l'abbinamento per il risotto tra radicchio di Tv e la salsiccia (priva di pelle e sbriciolata nel soffritto). Cuocete poi tutto insieme, con il Tv a pezzetti, Gettate il riso e fatelo rosolare senza aggiungere niente.
Dovreste sentire un rumore tipo Sassolini nella ghiaia... Quand'è così allora potete iniziare ad aggiungere il brodo precedentemente portato ad ebollizione. A cottura ultimata, a fuoco spento, mantecare col burro... Anche se io lo faccio con la panna da cucina perche il burro nel risotto NUN me piace tanto... E non dimenticate una spruzzata di prezzemolo tritato. Et voilà, il piatto è pronto!
Diversione culinaria a parte, che posso raccontarvi? Ieri sera io e mia madre abbiamo preparato una cena al volo per una coppia di amici di mio fratello, che poi dovevano andare a casa di un loro amico per preparare il cartellone di laurea della morosa di lui... non vi dico mia nonna che circo! Giuly ne sa qualcosa, ma la cosa bella è che si ride sempre.
Io le voglio bene, nonostante 9 volte su 10 mi faccia diventare matta dalle mille domande (sempre le stesse) che mi fa, dal fatto che vuole sapere dove è andato quello o quell'altro, dal chiedermi chi è al telefono proprio mentre io sto parlando al tel col mio interlocutore, ecc ecc...
La cosa che le prende, credo, sia la paura di essere messa da parte. Nella sua vita ha sempre dovuto tenere le redini della casa e dell'attività agricola, per questo credo che ora si senta "meno". Ovvero, non avendo la forza di un tempo (sfido io a 87 anni compiuti!) ma avendo la stessa volontà, credo si senta come in gabbia. Purtroppo non è come la mia nonna materna, che amava sferruzzare o fare cruciverba e quindi svagarsi... Lei no... Ha l'appuntamento con Santilicheri ogni giorno a Forum (che tra i due non so chi è meglio ahahah), o con "Marie, che di Costanzo" il sabato sera... Però non è che fa le cose che può, tipo mettere in ordine le posate lavate, o le cose del pranzo.

Giammai! Lei deve prendere la scopa di saggina (che pesa a me) e scopare sotto il portico! Oppure, questa primavera (visto io, giuro!) prendere la zappa e zappare sotto l'aiuola accanto al portone.
Ora, io dico... E poi non mi devo arrabbiare? Anche perchè le gambe non hanno più la stabilità di un tempo, e quando cade, il caso vuole che ci sia a casa chi?
Eccomi! Here I am! Sempre io... L'ultima volta quando c'è stato quel nubifragio.
I miei vanno via 2 gg (una notte) in Austria con mio fratello piccolo per seguirlo ad un Torneo. E fin qui tutto bene. Raccomandazioni di mia madre a noi "Vedete di fare subito ciò che vi dice vostra nonna" e raccomandazioni alla nonna " Cerca di non fare lavori troppo pesanti e rischiare di cadere e farti male".
Tutto bene insomma. Il sabato vado al lavoro, perchè tanto a casa c'è mio fratello maggiore. Torno tardi, tipo alle 3 e mezza e vado a letto, dopo aver puntato la sveglia alle 8, per riuscire a preparare tutto per loro, per il pranzo ed andare al lavoro alle 12 senza pensieri.
Quella notte avevo dormito con la finestra aperta... Sono le 7 quando in dormiveglia, sento un lamento... "Ohhh...Aiiiiii...Aiutoooooooo"
Realizzo, e strabuzzo gli occhi... Sento meglio e capisco cos'è... Mi dico "no dai, non può essere la nonna... Non stavolta... mia madre le ha fatto anche le raccomandazioni".
Invece sento sempre meglio il suo grido di aiuto, e in un nano seconso esco dalla mia camera così com'ero, in mutande e canottiera, e corro a perdifiato per tutto il corridoio, due rampe di scale fatte a 4 a 4, incurante del fatto che mio fratello fosse ancora a nanna e mi fiondo nell'orto, sotto le serre... E cosa trovo? Mia nonna seduta, come se si fosse accomodata per un picnic (tanto per rendervi l'idea della posa) su di una porca (cumierie in friulano, ovvero il solco lasciato dall'aratura) che mi dice "tirami su".
Io mi fermo a respirare per la corsa a perdifiato e solo allora mi accorgo che sto rabbrividendo e piangendo allo stesso tempo, per lo spavento terribile e per l'urto provocatomi dalla disubbidienza di mia nonna... LE dico una per colore "ora ti lascerei qua, così vediamo se capisci. Cosa devo fare? Rincorrerti come i bimbi..." e non aggiungo altro. Sono stata dura, lo so. Ma permetterete che non fossi in me, dopo solo 3 ore di sonno, la paura che si fosse rotta qualcosa e l'assenza dei miei in caso di qualcosa di rotto???
Mio fratello mi ha raggiunta, e l'abbiamo tirata su. Io non parlavo, mentre mio fratello cercava di assicurarsi che stesse bene. Io giro i tacchi e torno a letto con un livello d'incazzatura a mille, ma ovviamente, di restare a letto non se ne parlava. Così sono andata in cucina a preparare il pranzo per loro, in modo che fosse tutto pronto. mia onna, intuendo di averla combinata grossa, cercava di rimediare; ma io, per non rischiare di dirle ancora di tutto, le rispondevo a monosillabi... E acnhe il giorno dopo... Poi mi è passata per fortuna... Però, cavolo... E tutto perchè? "Eh, stava arrivando il temporale e non c'erano pomodori in casa!" Ed io le ho detto che se non erano pomodori avremmo mangiato bruscolini! o Cetrioli o niete! cavolo...a 20 ains o savarìn rangjasi...
Dicono che bebè ed anziani si assomigliano, ma non sono molto d'accordo. Almeno un bimbo, se gli dice che non deve fare una cosa perchè pericolosa, teme un pochino la tua autorità e rispetta il tuo divieto. Gli anziani no: appunto perchè forti nella loro vecchiaia e quindi meritevoli di rispetto, fanno come gli pare...
Non ho un tono acido sia chiaro, ma sto solo constatando delle verità. Abitare con un anziano porta molti vantaggi: conoscere la loro storia, conoscere parole o detti caduti ormai in disuso, provare l'emozione di sentire anche per la centesima volta com'è nato l'amore tra i tuoi nonni, conoscere storie di guerra, di fame che a me sembrano così lontani. Conoscere i loro dolori personali o le loro gioie.
Ci sono però anche dei lati meno felici, che possono capire solo coloro che abbiamo sperimentato una lunga convivenza con un anziano... Però ora, in questo momento in cui sento una brezza diversa soffiare sotto le mie ali, mi voglio concentrare sui lati buoni. Non per comodità, ma pensando che è la vecchiaia a cambiare le persone, che magari non vorrebbero doversi arrendere al passare del tempo, ma che allo stesso modo, nulla possono contro di esso...
Ecco, sì. Devo pensare a questo. Al fatto che magari il suo compagno le manca. La sua vecchia vita le manca. Ed è con questo spirito che vi lascio a questa mattinata.
Bacini a tutti, a Giuly especially

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