martedì 2 ottobre 2007

Mis huellas...

Serata a casa, a rivedere ancora qualche appunto. Capatina al pc prima di tornare in cucina ed essere produttiva. E declinato l'invito della mia amica D. per bere una cosa, anche se servirebbe ad entrambe.
Caspita... Non ricordavo di poter avere questa forza, questa voglia di provare a farcela, questa carica. Ho già avuto una ricaduta ieri, e so che non potrò essere sempre così energica, ma la cosa importante, per me ora, è imparare a "risvegliarsi" dal torpore, se e quando mi prende.

Direi che i miei passi stanno lasciando qualche traccia dietro me, e ne sono felice. Mia madre mi dice che si vede che qualcosa in me è cambiato.
Sarà una cosa piccola, ma l'aver lasciato il lavoro mi fa stare meglio. Ovvio, non sputo nel piatto dove ho mangiato sino ad ora...
Perchè comunque mi ha dato molto, sia dal lato economico che per quanto riguarda la mia crescita emotiva. Il primo giorno, se ci penso, sarei voluta scappare... Troppo timida io, troppa gente lì per la cena o il matrimonio o la cerimonia di turno... Mi veniva quasi da piangere!
Poi piano piano ho iniziato a prendere confidenza col lavoro e con le persone, dai banchetti sono passata al ritorante, sino a prendere le ordinazioni, io e l'altra signora. Ed è lì che ho capito quanto sia complessata la gente. C'è quello che arriva per la cena col sorriso, e che non vede l'ora di mangiare qualcosa di succulento e speciale. C'è quello che arriva con la moglie logorroica, che non vede l'ora che arrivi la prima portata in modo che lei possa finalmente tacere! E poi ci sono le donne in carriera super intelligenti che arrivano per la cena con l'amico del cuore, solitamente omosessuale, perchè si sà, devono supplire alla loro mancanza di dolcezza... "perchè noi donne non possiamo farci mettere i pedi in testa". C'è l'uomo d'affari che una sera porta a cena la moglie, e la sera dopo l'amante ed a volte, anche le due miss insieme... Ed io lì a sconvolgermi, quando la signora più anziana di me mi fa " Sei tu che vivi sul mondo della Luna"... Traduzione letterale dal friulano, che non rende bene come in lingua, ma che vi fa capire la condizione.
Io NON vivo sulla Luna, io vivo qui, a 5 minuti in macchina da Udine, con la mia famiglia, i miei due cani, le galline ed il mio orto. Io vivo nella realtà; sogno sì, ma vivo nel mondo reale che, permettetemi, mi fa rabbrividire abbastanza. Quindi a volte mi rifugio nella mia fantasia, gratuita e senza confini.
La realtà la vedo sì, e se io decido di inorridire per come la gente si comporta, non significa che vivo in chissà quale mondo strano. Vuole solo dire che nn voglio sempre e solo compromessi, come già detto. Tutti che si accontentano dell'altro anche se gli mettono le corna, coppie che a tavola smanettano al cellulare invece di parlare e conoscersi. Si conoscono da ormai 20 anni? No, non può essere, Ogni giorno ci si deve conoscere, perchè ogni giorno c'è qualcosa di nuovo e diverso... Dormi accanto ad un uomo, o ad una donna, ed il giorno dopo, quando ti svegli, devi ricordare che il cammino è appena iniziato. Qualcosa dell'uomo o della donna che ieri sera si è addormentato accanto a te, non c'è più, ed al suo posto è nato qualcos'altro, che tu DEVI scoprire, se vuoi conoscere a fondo quella persona...
Hey, hey... Puoi ricomporre la tua espressione sbalordita. Non sono pensieri miei... ma sempre ottiche diverse che mi da il libro che sto leggendo e che mi sta aiutando in questa nuova riscoperta del sentimento AMORE.
Ok, ok, mi queridos, os dejo y me voy a tentar de estudiar un poquito antes de ir a la cama... (=vi lascio e vado a cercare di studiare qualcosa prima di coricarmi).
Besitos

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