lunedì 26 maggio 2008

Che titolo metto?

Oggi niente titolo.... Ho una leggera ansia che si fa mano mano più intensa e non so dettata da cosa...
Un po' sì, ne conosco la causa.
Paura di fallire, come sempre. Paura di deludere chi ha già poca stima in me. E questo, nonostante tutti i miei passetti avanti e miglioramenti, mi fa sprofondare.
Io cerco di andare avanti, di fare del mio meglio, però a volte è proprio difficile.
Sì, sì, avete ragioni. Sono divagazioni sensa senso, ma oggi è così che mi sento.
Stasera ultima uscita prima di una full-immersion. Spero di staccare un po' con la testa.
E per l'ansia che mi attanaglia lo stomaco???
Si accettano consigli. Tutto tranne che il Lexotan.

8 commenti:

Adamo ha detto...

L'unico consiglio che ti poisso dare e' quello di non pensare...ma e' un casino non farlo...trova distrazioni...

Luisia ha detto...

... penso che per combattere l'ansia serva cercare di pensare il meno possibile a quello che ci fa soffrire e alle nostre paure... più ci pensiamo più restano lì con noi e diventano sempre più grandi.
A me capita spesso di sentirmi con l'ansia allo stomaco... Ricette? passeggiata in centro, magari shopping se le finanze lo permettono, sigaretta (ma se non fumi è meglio!:)... se sono a casa, mi metto sulla poltrona, vicino ai miei peluche e mi guardo un bel film ...oppure scrivo ascoltando un po' di musica. Cerco di essere lì a fare quella cosa e cerco di non pensare a altro, anche se alle volte è difficile. Non pensare di deludere gli altri, l'importante è non deludere mai se stessi.

Carmen Beatles! ha detto...

anche a me ogni tanto viene sta roba...adesso ho una mega ansia...domani ho una partita di pallamano!!! odio la pallamano!! che noia!!! ciao

Chantilly ha detto...

perchè preoccuparsi per chi ha poca stima di te? se non ti apprezzano, che importanza possano avere nella tua vita? le cose devi farle per te stessa.

Rainwoman ha detto...

@all of you: grazie mille! consigli preziosi e suggerimenti molto utili! Siete preziosi!

Giulia ha detto...

Chiara chiara, se non avessi ancora i miei problemi venerdì ti avrei portata al mare, ma tra una cosa e l'altra non riesco.
uff
per domenica 8 vengo a prenderti io, non so a che ora, ma tu tieniti pronta, avverti la C. che arrivi in ritardo anche tu dal momento che passiamo noi a prenderti ok? ricordati la faccia che ha fatto C, quando ci ha visto al suo matrimonio e pensa bene se è giusto mancare o no l'invito che ci ha posto ok?
fammi sapere se ci stai!
un abbraccio
Giulia

Anonimo ha detto...

no, no, niente Lexotan! Piuttosto, dove sta scritto che un passo sbagliato, un fallimento o un momento simile debbano necessariamente avere una connotazione negativa?! Innanzitutto dovremmo dar conto solo a noi stessi delle nostre scelte e del nostro cammino, ma a prescindere da ciò nella vita sono necessari anche momenti del genere. Fallire in qualcosa è innanzitutto umano (a meno che non si nasca con il libretto d'istruzioni per la vita in allegato) e poi è importante: quando si sbaglia, quando si cade, si matura, si fa esperienza. Non credo che esista sulla faccia della terra qualcuno che non commetta mai passi falsi ed errori. E ben venga che sia così: la perfezione, oltre che essere noiosa, è sterile. Facciamo finta di essere tanti corridori che affrontano un percorso non privo di ostacoli e difficoltà ..solo chi cade sa poi come rialzarsi e la prossima volta probabilmente saprà bene come evitare di cadere. Lo so, mi rendo conto della complessità del mio discorso e della sintassi che fa cagare. Ma mi auguro tu abbia afferrato ciò che intendevo dire. Un abbraccio :)

Unknown ha detto...

Ma, cun ducj chei ch'a tu âs zà ricevûts, chiste vôlte o non cj'in doi:-)
Siete ch'o fasi dreftt come password par mandâcji chiste monade:-)