venerdì 2 maggio 2008

May...

A volte conoscersi e riconoscersi è proprio un lavoro arduo, lungo e faticoso.
Le strategie che metto in atto per minarmi a volte, sono degne di un'abile guerriero stratega. Nell'Italia dei primi anni mussoliniani, a scuola s'insegnava Strategia militare... Beh, io devo averla imparata senza vivere quel periodo.
Ieri è stata una giornata dura. Non so che mi fosse preso, anzi lo so, ma ieri proprio non avevo le forze per lavoraraci su, ed ho capito quanto poco basti per spazzare in un attimo i risultati ottenuti con tanta fatica.

La questione è prendersi cura , accettare, e soprattutto RISPETTARE sè stessi.
Cosa che spesso tendo a dimenticare.
Cosa che spesso mi rimanda al passato.
Cosa insana.
Cosa che ho appena imparato a fare da poco, e che è attitudine ancora molto fragile.
Cosa per cui devo combattere contro almeno 10 anni di tendenza inversa.

E' un lavoro duro, ma qualcuno deve pur farlo.
L'aiuto e la guida per questi passi avanti mi arrivano anche dal libro che sto leggendo e che ho già citato in un post precedente, "A tu per tu con la paura" di Krishnananda...
No, non sto diventando una mistica =) Non ne ho le fattezze, e non credo di potermi estraniare da me a tal punto, però è vero che tutto aiuta.
Sembra che i libri che mi vengono consigliati, siano stati pensati per me, per quel momento preciso. Se lo rileggo dopo qualche tempo sono sì efficaci, ma non come quando li ho letti la prima volta. Quando li apro, è come se mi parlassero... Fatto strano, a dire il vero, dato che si tratta di libri... =)
Comunque sia, sono d'aiuto.
Mi dà fastidio dover ammettere di essere debole a volte, di non avere il coraggio e la forza di dire che posso sbagliare con me stessa. Detesto non accettare la vergogna che a volte provo, per cose più o meno importanti, del presente o del passato.
Sono tutti passi che devo fare... Uscire dall'isolamento emotivo perchè "il mondo non mi capisce, per cui non ha Bisogno di me", accettare il mio bambino in panico, che chiede solo di essere rispettato, di avere poche ma sincere attenzioni.
Eeeeeeeeeh (sopsiro), ragazzi miei... Mi sono venuti i calli alle mani a forza di scavare, di togliere palate e palate di passato ben sepolto e compatto....
Ma le soddisfazione di fare qualcosa per sè, ripaga di tutti gli sforzi, dei momenti bui e della paura di non farcela che a volte mi prende.
Nonostante tutto... "Io, speriamo che me la cavo".

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