domenica 7 ottobre 2007

Mentiras...

Ripenso alle parole della canzone "Marzo" di Giorgia

"Le cose non vanno mai come credi,
un'altra notte ti svegli e ti chiedi
se hai sbagliato per quella promessa,
se hai mentito per una carezza..."

e la sensazione che mi lasciano è spiacevole.
Possibile che, a volte, il bisogno di attenzioni, di un abbraccio, di una carezza di una mano che indugia sul tuo viso, sia più forte del rispetto per se stessi?
Possibile che il bisogno di essere amati, porti a mettersi in situazioni che poi non sappiamo gestire?
Possibile che basti un debole alito di vento per far prendere il volo alle nostre ali?
Possibile che, pur di vivere un'emozione, si lasci da parte ogni pensiero razionale, si scavalchi quel muro che a suo modo ci difende, eretto ormai da tempo?
Caspita... Prendere e farsi prendere in giro non è ciò che mi serve ora.

Come ci si può lasciar andare senza soffrire o fare del male? Io ancora non l'ho capito. I rapporti umani, con l'andare del tempo, mi rendo conto essere sempre più difficili, contorti e per me complicati.
Io vengo letta e riletta in trasparenza; tutti sanno che penso ancora prima che me ne renda conto io stessa, e questa cosa mi fa imbestialire. Io non riesco a fare la dura. Lo so essere, se mi sento dentro di esserlo. Ma se fingo, beh, il risultato è un pessimo provino.
Perchè non vivere le cose nella loro semplicità, prendendo dalle persone ciò che mi pare, e poi lasciarle perdere come, senza scrupolo alcuno, si sono sempre sentiti in dovere di fare quelli che hanno avuto a che fare con me?
Semplicemente perchè non sono capace di fare la stronza (permettetemi il termine, che a mio avvisorende): Se mento, è come se sulla mia fronte passasse una scritta al neon intermittente "Allocca...bzz bzz... Allocca... bzz bzz".
Mi si mette nel sacco all'istante, nonostante tutti i miei sforzi di non essere ingenua, nonostante tutti i miei sforzi di essere più previdente, e di lanciarmi il meno possibile nelle situazioni che il fato mi presenta dinnanzi.
Come imparare ad essere in equilibrio con gli altri? Ora lo so: si deve essere in equilibrio con se stessi. E se non lo si è, ci si imbatte in rapporti sbagliati, in richieste di affetto non autorizzate, in dipendenze amorose, in dipendenze da cibo come surrogato dell'affetto, in odio per quel corpo che ci fa sentire inadeguati, in sabotaggio continuo delle proprie possibilità di felicità...
Perchè?
Perchè non poter essere normali? Perchè non poter avere rapporti normali?
Dico io...Chiara, sant'Iddio, non hai già abbastanza cose da sbrogilare che sbucano dal passato?
Ti vuoi proprio male allora, eh che diamine! Stai tranquilla nel tuo cantuccio, e veditela con te stessa prima. Poi, e solo POI, pensa al resto.
Altrimenti sarà come un cane che si morde continuamente la coda... E che porta solo ad incasinarti di più, nevvero?
I consigli, con me, servono quanto come sparare sulla Croce Rossa. Finchè non sbatto il sedere per terra non mi redimo. Possibile? E sì che con gli altri, quando mi chiedono consigli, so essere equilibrata, so avere freni e so vedere le cose con discreta lungimiranza.
Ma perchè con me non vale?

1 commento:

Giulia ha detto...

perchèì tu sei Chiara, sei te stessa e questo comportamento fa parte di te.
ognuno ha i suoi atteggiamenti, le sue debolezze e non bisogna vergognarsene.
ci sono e ci saranno giorni ancora migliori, basta crederci e cogliere ogni occasione al volo per non aver rimpianti.
ti voglio bene
Giulia