martedì 22 luglio 2008

Domani si parte ed io...


Domani si parte... Ed io inizio ad avere un po' di nausea.
E' quella strana sensazione nello stomaco, quando senti che non è come sempre, che sta un po' peggio del solito.
La valigia è praticamente fatta, devo solo pesarla per vedere se rientro nei 10 kg del bagaglio a mano.
L'ho presa nuova ieri, alla Carpisa, dato che non ne avevo: mi piace un sacco, il suo colore stando all'etichetta è Acid Green, e credo che a Giulia piacerebbe. Appena torno le faccio una foto e ve la posto.

Ieri sera non riuscivo a dormire... Il corpo era disteso, avevo iniziato anche quel trucchetto del rilassamento che il mio medico mi aveva insegnato, ma la testa non si sconnetteva. Era lì, sempre presente, con mille giri, lavorava a mille...
Avevo mille cose a cui pensare, e una sensazione strana alla bocca dello stomaco, come oggi.
So cos'è... So che nonostante sia contentissima di questi 6 giorni di fuga da tutto e tutti, e della possibilità di vedere la mia amichetta K., un po' mi dispiace partire.

Ecco, lo sapevo, mentalmente mi starete insultando, ma che ci devo fare?
Sono i miei primi passi in questo senso, sono alle prime armi e sono un po' sottosopra perchè... Beh, è evidente, non so come si fa.
Non so come si instauri una rapporto sano. Io non ne ho mai avuti. Erano sempre malati, bisognosi di qualcosa che non arrivava mai al momento giusto.
Ero sempre quella che doveva pensare a tutto, anche se forse non c'era nulla a cui pensare perchè non esisteva nulla, se non da parte mia...

Ora mi ritrovo davvero senza punti di riferimento. E' capitato tutto senza che io me ne sia resa conto. Ho trovato quello che ora come ora è ciò che mi fa stare bene. E forse il fatto di essere felice, mi spiazza.
Ho paura di pensarlo, figuriamoci di dirlo.

Quando stamattina ho detto a mia madre che avevo ricevuto una proposta per una miniv-acanza, come vi avevo accennato ieri, e le ho detto da chi, lei mi ha detto in friulano "Abbiamo delle speranze?", sorridendo... Poi siamo state interrotte da una vicina.

Prima, finito di lavare i piatti, le ho detto "Ritornando sul discorso di prima, non c'è niente da sperare". E guardando la mia aria imbarazzata e le mie gote rosse rosse, ha capito.
Ecco... Se c'è una parte del mio corpo che parla di me a tradimento, anche quando io non voglio, sono le mie gote... Uff...
Perchè non sono come quelle fatalone che si destreggiano tra uomini e complimenti senza problemi? A me imbarazza persino se mi dicono cose tipo "Che bel maglioncino", figuriamoci se riguardano la mia persona...

Stasera mi vedo con i miei amici, così li saluto. Mi bevo l'ultima Kasteel... Eeeeeeh (sospiro)
So che sono solo pochi giorni, ma a me le partenze fanno sempre quest'effetto. Mi fanno un po' male, mi mettono un pochino di tristezza...

E questo stupido mal di stomaco non mi molla... Ieri sera cercavo di spegnere il cervello ma niente... Avevo provato anche la tecnica del rilassamento, solo che il corpo rispondeva, ma la mente continuava a girare a mille.
Pensavo a mille cose... A come io abbia paura di essere felice...

Ieri sera ho guaradato le puntate nuove di Grey's anatomy, ed alla fine come sempre la voce di Meredith da fuori campo tirava le somme dell'episodio... Beh, io mi sono ritrovata a piangere, e dentro quel pianto c'era tutto.
La paura di non saper come fare, di non essere capace, di non saper da dove iniziare. E allo stesso tempo la speranza di riuscire a migliorarmi ancora.
Devo imparare a non coinvolgere gli altri quando la vecchia me bussa alla porta a riscuotere il suo tributo. E' la me del passato che arriva, e con una spiccata irragionevolezza, fa razzìà di tutto ciò che di positivo trova.
Mi fa proprio uscire di testa, mi ripresenta sotto al naso i miei antichi timori, fa qualsiasi cosa perchè io senta di nuovo quella sensazione di abbandono e di perdita che a volte mi prende, e che nemmeno la più dolce delle rassicurazioni può distruggere.
A volte penso che sono proprio una str...a. A non volermi lasciar vivere, a pensare sempre e solo a come stanno, cosa diranno o penseranno gli altri.
E' come se la mia mente a volte inserisse il pilota automatico e mi impedisse di decidere. Di vivere. Di scegliere, per me, ciò che io voglio.
E devo imparare a non coinvolgere gli altri. mi succede sempre, perfino con Giulia. La prima e unica volta che le ho risposto male, senza che lei c'entrasse nulla, è stato bruttissimo.
Per fortuna ha capito, ma so di averla ferita.
Devo darmi una chance. Una possibilità, il pensiero che posso valere. Ma è davvero difficile,per una che non crede molto in sè, anche se in questo senso i passi avanti sono stati tanti.
Quindi figuratevi com'ero prima.

In questo c'è qualcuno che mi sta dando davvero una mano. Quando mi sento prendere dal panico, nei luoghi che di solito evitavo, mi basta cercarlo con lo sguardo, e le mie paure si fanno più piccole quasi fino a scomparire.

Per questo, e per tutto quello che fai per me, volevo dirti GRAZIE.
Una parola piccola, che non significa molto, ma per me è tutto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vai tranquilla!!!
Sei forte e ce la farai!
Hai preso la valigia verde lime?!?!? OH MIO DIOOOO tu non sai quanto rompo le palle a Bepi ogni volta che ne vedo una in vetrina ahahhaha
Buon viaggio mia cara e fammi sapere come ti va se riesci!
Conta sempre su di me!
Giulia

Unknown ha detto...

L'uniche rôbe da fâ al é di combati 'l mâl cul mâl... E di tornâ a partî a pene ch'a tu rivarâs dongje:-)Sa no tu sâs indulà lâ, anin da nô che le mê famine a savarès udâti a rangjâ i pinsîrs e po al fâs simpri ben di gambiâ il train train cuotidian.
Bon viaç.